Strada chiusa e parete franata a Varenna. Ma i tempi della riapertura sono lunghi

La verifica Martedì la quantificazione dei danni in una riunione tra gli enti: servono aiuti superiori

Rimandata a martedì la quantificazione dei danni, e la valutazione delle tempistiche necessarie per la riapertura della strada provinciale tra Lierna e Varenna.

La strada è interrotta da venerdì mattina attorno alle 10 quando una frana si è staccata dalla parete scivolando a valle.

I danni da quantificare saranno ingenti, già lo si prevede sarà e anche i tempi sono destinati ad essere lunghi, in quanto dopo la pulizia di tutto il fronte a monte, non semplice, ci sarà da ricostruire parte della volta della galleria. La volta è crollata sotto il peso della frana creando un danno, ma fortunatamente senza coinvolgere mezzi e persone. Un miracolo che in quel momento non transitasse nessuno.

Altri controlli

Ieri mattina sul posto i tecnici hanno fatto ulteriori controlli, domani meteo permettendo ci saranno nuove operazioni di pulizia del materiale, e per martedì è in programma un sopralluogo per definire tempistiche e risorse necessarie che dovranno arrivare anche da enti superiori quali Regione e Ministero, visto che l’Amministrazione provinciale non potrà sostenere da sola la spesa.

In tutto questo disastro c’è una sola nota positiva: il fatto che la statale 36 nel tratto della frana scorre in galleria, e di conseguenza non è stata lambita dalla frana. Fosse stata in esterno sarebbe stato un danno enorme: con la chiusura di entrambe le strade il territorio sarebbe rimasto isolato.

Il sentiero

Sotto la frana anche parte del sentiero del Viandante. «Martedì ci sarà un nuovo sopralluogo per definire tempistiche e risorse necessarie, coinvolgendo anche gli enti superiori, stiamo facendo tutto il possibile, il territorio è fragile, ma le opere di prevenzione hanno contribuito a contenere i disagi, perché la galleria e le reti paramassi hanno fatto il loro dovere, evitando guai peggiori», dice Mattia Micheli, vicepresidente dell’Amministrazione provinciale e consigliere delegato ai lavori pubblici.

Le reti hanno imbrigliato parte dei massi sul fronte verso sud, mentre la galleria ha fatto rimbalzare sassi e terra nel lago. Il peso e la velocità con cui sono caduti 500 metri cubi di materiale dall’alto hanno fatto crollare parte della volta della galleria

Il maltempo e le previsioni tutt’altro che favorevoli, rischiano di allungare ulteriormente i tempi.

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