Sul Lario dieci vittime
e 159 casi positivi
Rischio terza ondata

Ancora tragico il numero dei decessi.In aumento i positivi, il tasso in regione è attorno al 10%.Crescono i ricoverati: sono 239 negli ospedali lariani

Ancora dieci decessi e 159 positivi, i letti in ospedale tornano a riempirsi lentamente.

Superata la seconda ondata il nostro territorio non ha mai visto la curva epidemica abbassarsi del tutto, anzi ora dopo le feste ci sono i primi segnali di una rinnovata crescita della pandemia.

Intanto la pagina più triste, quella dei decessi. Anche ieri i comaschi hanno pianto dieci lutti, di cui 7 over 75 e tre tra i 65 e i 74, sebbene in Lombardia i 92 decessi comunicati dalla Regione siano una cifra contenuta rispetto a novembre ed aprile.

Quasi 1500 da marzo

Dall’inizio di marzo i morti conteggiati per colpa del virus nella nostra provincia sono ormai 1492, di cui 215 nella città capoluogo. L’età media è sopra agli 80 anni.

Stando però alle statistiche dell’Istat in realtà il bilancio potrebbe essere più drammatico, i dati diffusi dalla Regione non sempre coincidono. Sono 821 le vittime comasche del virus nella sola seconda ondata, da ottobre. Di queste circa il 15% sono spirate nelle terapie intensive degli ospedali, quindi la maggior parte dei decessi si verificano negli altri reparti ospedalieri, ma molte perdite si registrano anche nelle Rsa. C’è anche una quota di anziani che se ne va in silenzio, a casa, con il consenso delle famiglie.

Mancano però delle cifre ufficiali. Sempre ieri sono spirate 21 persone a Milano, 15 a Varese, 19 a Pavia, 11 a Mantova, 5 a Brescia e 5 a Monza, meno nelle altre province. Quanto al contagio ieri a fronte di 28mila tamponi analizzati i test risultati positivi sono stati 2952, il 10,3%, un tasso di positività abbastanza in linea con l’andamento settimanale. I numeri però sono di nuovo importanti, come detto 159 contagi nel comasco, dietro a Milano (+727), Brescia che ha da giorni un alto tasso di trasmissioni (+681), quindi Pavia (+291), Mantova (+274), Monza (+175), meno Varese (+95) che invece di recente aveva visto una risalita.

Al Sant’Anna in 170

Parte di queste persone, soprattutto nella fascia anziana, potrebbe vedere dei sintomi insorgere nei prossimi giorni, una quota minoritaria, ma comunque rilevante, potrebbe finire all’ospedale o non riuscire a superare la malattia. A proposito di ospedali da qualche giorno i reparti invece di continuare a svuotarsi iniziano a riempirsi di nuovo. Dopo gli oltre cento letti occupati martedì, anche ieri in Lombardia sono stati 80 i posti negli ospedali regionali presi dal Covid. Quindi sono di più i nuovi accessi rispetto alle dimissioni.

A Como dall’inizio della settimana l’Asst Lariana registra un aumento dei malati positivi. In cura ci sono 239 pazienti nella rete degli ospedali pubblici comaschi, contro i 237 di martedì e i 233 di lunedì. Al Sant’Anna ci sono 170 malati, di cui 14 in terapia intensiva più tre fermi in pronto soccorso. A Cantù sono 33 i ricoverati per Covid, di cui 4 in rianimazione più quattro casi in attesa in pronto soccorso. Occorre aggiungere i casi lievi sotto osservazione a Mariano Comense, 18, ed altri 11 nella degenza della Napoleona. Anche il Valduce e il Fatebenefratelli di Erba, con più di una trentina di ricoverati per ciascun presidio, segnalano una lenta crescita, come pure a Gravedona, con una quarantina di malati, anche qui l’ospedale non può dirsi fuori dal tunnel della pandemia. S. Bac.

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