Apre il Supersalone
«Prova di coraggio
genialità e cultura»

Il presidente Sergio Mattarella: «Un punto di riferimento mondiale per il settore»

Si è aperto con il miglior auspicio il SuperSalone a Fiera Milano Rho, ieri mattina, con gli auguri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha partecipato all’inaugurazione dell’inedita edizione di settembre del Salone del Mobile, che schiera 423 espositori, 36 dei quali del distretto del legno dell’alta Brianza (con Cantù capofila), e 50 design indipendenti.

Riferimento mondiale

«Questo - ha detto Mattarella - è un appuntamento di particolare importanza, abitualmente. Un punto di riferimento mondiale per il settore, in cui il Paese è all’avanguardia. Questa occasione, che raccoglie coraggio di impresa, creatività e cultura, è di straordinario significato in questo momento, per il rilancio e la ripresa del Paese». Il valore internazionale del Salone, anche nella versione agile sperimentata ieri con inaspettato successo di pubblico, è la ragione per cui le istituzioni hanno fortemente voluto la realizzazione dell’evento.

La Fiera di Milano è un «punto d’incontro e di raccordo che consente la proiezione del nostro Paese verso i mercati internazionali, ma anche la sollecitazione per il mercato interno, per riprendere attività con pienezza e con successo» ha aggiunto Mattarella, profetico perché nel corso della giornata, nei lunghi e ariosi viali sui quali si affacciano i grandi marchi dell’arredo e del design, si sono ascoltate voci da tutto il mondo, molte europee ma non mancavano russi, americani, Medio oriente.

Un pubblico eterogeneo con una prevalenza di privati, famiglie e giovani che in una domenica di sole hanno scelto le novità dell’arredo in mostra al SuperSalone che in Fiera vivrà per una settimana, fino al 10 settembre, inedito, sostenibile, un Salone in formato agile e popolare, amichevole e a misura di pubblico che, pare, ha apprezzato. Sergio Mattarella, dopo il taglio del nastro, è entrato nei padiglioni della fiera per una breve visita. A seguire la cerimonia di inaugurazione nell’anfiteatro che, come tutto l’allestimento, sarà completamente recuperato al termine dell’evento. La cerimonia si è aperta con l’Inno di Mameli intonato dal cantante Marco Mengoni.

«Il Supersalone, ne siamo convinti, incarna la cultura, il coraggio e la determinazione con cui il nostro settore sta affrontando le sfide del presente - ha sottolineato la presidente del Salone del Mobile, la comasca Maria Porro - per questo con il curatore Stefano Boeri abbiamo scelto di creare una manifestazione circolare e sostenibile in tutte le sue componenti. È un cambio di paradigma fondamentale che dimostra la forte volontà di un’intera filiera già da anni impegnata con investimenti crescenti nella prospettiva della transizione ecologica e nell’allineamento agli obiettivi stabiliti dall’Agenda 20.30 delle Nazioni Unite».

«Svolta da cui non si torna»

Porro ha parlato di «svolta da cui non si torna indietro ed è un onore per noi che una delle querce del progetto ForestaMi, a cui collaboriamo, venga piantata in una delle residenza della Presidenza della Repubblica». Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha aperto la cerimonia: «Il Salone del Mobile - ha detto - è storicamente il manifesto dell’eccellenza e del saper fare lombardi, di un’artigianalità elevata ad arte: un incontro tra ingegno e industria, favorito dal ruolo insostituibile dell’impresa. Sono le imprese, infatti, attraverso la loro creatività e i loro investimenti a muovere il sistema del design e dell’arredamento - ha aggiunto - un comparto irrinunciabile e strategico dal punto di vista produttivo e occupazionale».

Il legno arredo pesa il 5% del Pil nazionale, con un valore di produzione di 39 miliardi di euro, di cui 15 destinati all’export e un saldo commerciale attivo di 7,6 miliardi di euro secondo i dati di FederlegnoArredo. Inevitabile la soddisfazione del sindaco di Milano Giuseppe Sala, che aveva sostenuto il Salone quando ancora era solo un’ipotesi. «Milano si muove e con Milano torna a muoversi l’Italia - ha detto e, nel ringraziare il presidente - È un onore ma anche uno sprone a lavorare ancora di più e meglio per il nostro Paese».

Cruciale la scelta delle aziende che, pur impegnate già per la preparazione del Salone del Mobile di aprile 2022, hanno partecipato al SuperSalone interpretando in modo personale e creativo gli spazi che il progetto del team di Stefano Boeri, curatore della mostra, aveva assegnato: grandi pannelli in moduli da sei metri, con due metri e mezzo di spazio sul davanti e la possibilità di “sfondare” la parete per dare profondità. «Sfida affrontata e vinta - ha detto il presidente di Confindustria e di Fiera Milano, Carlo Bonomi - il Supersalone è frutto della generosità delle aziende del design in un momento delicato di rilancio dell’economia e della cultura. Grazie a coloro che hanno creduto fino in fondo e mantenuto vivo un appuntamento così importante, ora è il momento di guardare avanti, di aprirsi con più vigore ai mercati internazionali. La Fiera è uno spazio, non solo fisico, dove valorizzare e promuovere il potenziale del brand Italia, attraendo investimenti da tutto mondo».

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, accenna alle perplessità che hanno accompagnato la proposta di un Salone in settembre quando, la scorsa primavera, le difficoltà negli spostamenti erano ancora significative: «Ora si conferma la bontà della scelta fatta a fine aprile. Abbiamo avuto lecite incertezze, ma alla fine il coraggio di accettare la sfida ha prevalso».

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