Como capitale del lusso
Il tesoro di Cartier
si svela a Villa d’Este

Il richiamo internazionale del Lario confermato dalla scelta del brand di alta gioielleria. Zucchetti: «Sfavillante riavvio, ospiti che torneranno»

È stato il primo grande evento internazionale a svolgersi in presenza sul lago di Como, nel post pandemia. Con un’incredibile movimentazione di mezzi e persone. Un momento incoraggiante per il nostro sistema turistico, con ricadute più che positive sull’economia e sull’immagine lariana nel mondo.

Scegliendo il Lario per celebrare Sixième Sens, la nuova collezione di Alta Gioielleria, Cartier ha confermato ancora una volta come il nostro patrimonio naturale ed architettonico possa essere teatro di emozioni indimenticabili. Del resto quale angolo più magico dei giardini di Villa d’Este, dove sorge l’iconico ninfeo decorato a mosaico in stile barocco romano della prima metà del seicento, avrebbe potuto accogliere la sfilata di gioielli allestita domenica sera? Dopo la prima presentazione riservata alla stampa a Villa Làrio, la maison francese ha voluto celebrare il momento più esclusivo invitando un centinaio di facoltosi happy few nella cornice eccezionale di Villa d’Este. Coppie e personaggi dell’alta finanza, di lignaggio reale, poco popolari ma dalle grandi possibilità economiche, i primi e soli a poter acquistare per cifre a quattro zeri questi capolavori di arte orafa.

Una quindicina di modelle, vestite con abiti Haute Couture Valentino, hanno mostrato a clienti multimilionarie provenienti da ogni angolo del mondo i pezzi più straordinari creati dalla direttrice dell’Haute Joaillerie Cartier Jacqueline Karachi e dal suo team internazionale. Preziosi che richiedono due anni di lavoro prima di nascere: collier dall’estetica mai scontata con snodi, fili e agganci segreti. Pezzi da provare con calma all’hotel Il Sereno, riallestito completamente su alcuni piani e diventato un temporary showroom fino ai primi di luglio. Imponenti ovviamente le misure di sicurezza: Villa d’Este era blindata, il parco costellato di polizia e guardie private.

L’organizzazione ha impegnato per giorni il management del cinque stelle peraltro abituato a soddisfare e a superare le aspettative dei clienti, anche le più difficili. Al défilé è seguito un concerto con la cantante Nicole Scherzinger e una cena a quattro mani, che ha visto protagonisti gli chef Michele Zambanini e Davide Oldani.

«Già nel 2017 la Maison francese aveva messo gli occhi sul lago di Como, poi venne scelta un’altra località - rivela Danilo Zucchetti, direttore generale di Villa d’Este - Questa “sfavillante” ripartenza ha coinvolto strutture alberghiere di tutti i livelli, e non solo. Chi grazie a Cartier ha visitato il nostro lago ci tornerà, incrementando quello che gli addetti ai lavori chiamano “turismo ripetitivo”».

Aggiunge Jan Bucher del Grand Hotel Serbelloni di Bellagio, che ha ospitato alcuni degli ospiti nei giorni passati: «È un evento che conferma l’incredibile potere che un marchio di alta gamma può avere sull’economia locale. E non si tratta semplicemente di incassi, ma della rilevanza e qualità degli ospiti, ovvero opinion leaders in grado di veicolare l’interesse di quel tipo di clientela che caratterizza il mondo del lusso».

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