Economia lombarda, il focus. Gli studenti del Caio Plinio premiati dal presidente Istat

Il riconoscimento a un progetto realizzato dai ragazzi della 3AFM2 dell’Ites

La Lombardia si conferma una tra le regioni con le migliori performance economiche e in base a un indice sperimentale che individua province “molto forti” o “molto deboli”, che tiene conto del livello di forza economica e relativi indicatori di solidità demografica e di capitale umano, Como si classifica “abbastanza forte” e Lecco “molto forte”.

Queste alcune delle evidenze sottolineate da Francesco Maria Chelli, neo presidente Istat, alla Liuc dove ha presentato i principali risultati che sono emersi dal Rapporto annuale dell’Istat, con un focus sulla Lombardia.

«L’inverno demografico che continua a caratterizzare il nostro paese assume tratti chiari in Lombardia, nei prossimi 58 anni la popolazione residente perderà mezzo milione di individui passando da quasi 10milioni nel 2022 a poco meno di 9,5 milioni nel 2080 – ha illustrato Chelli - Le nascite che a oggi in Lombardia sono di circa 67mila unità rimarranno pressoché costanti lungo le traiettorie di previsione demografica. Il numero di morti aumenterà di poco, circa 11mila unità». Il saldo migratorio subirà una forte flessione contribuendo alla diminuzione della popolazione lombarda con circa 20,5mila individui in meno. «La struttura è quella di una popolazione che progressivamente invecchia. La classica piramide dell’età assumerà in modo sempre più evidente la forma “a fungo” o a “ombrello” in cui le classi di età over 65 si andranno a ingrossare a discapito di quelle più giovani».

Nel 2023 il tasso di occupazione dei 15-64enni lombardi è più alto di quasi 8 punti percentuali rispetto a quello del totale dell’Italia. La Lombardia è la quinta regione con l’incidenza individuale della povertà relativa più bassa, sebbene in aumento: dal 2014 passa dal 5,5% (267mila persone) all’8,1% del 2022 (più di 800mila persone).

Nonostante la recente accelerazione della trasformazione digitale delle imprese, il sistema produttivo italiano è ancora in ritardo rispetto alle altre maggiori economie dell’Ue nell’adozione delle tecnologie più complesse e nello sviluppo delle competenze Ict tra i lavoratori. Poco più della metà degli addetti delle imprese italiane è dotato di dispositivi connessi nello svolgimento del proprio lavoro (dieci punti al di sotto della Germania), mentre l’Italia è ultima fra i principali paesi Ue nell’adozione di software gestionali nell’organizzazione del lavoro e nella gestione delle informazioni.

Prima dell’intervento di Chelli, si è tenuta la premiazione del concorso nazionale lanciato dall’Istat «Una foto del benessere dei nostri territori» per promuovere la cultura statistica tra gli studenti delle scuole superiori. La 3AFM2 dell’Ites Caio Plinio Secondo di Como si è classificata seconda con la foto «Le morti evitabili in provincia di Como»: «Una finestra aperta sul Lago di Como, in bianco e nero, per parlare della mortalità evitabile ed esprimere tre concetti: il legame con il proprio territorio, la malinconia della morte evitabile e l’apertura verso la conoscenza che può ridurre la mortalità prevenibile e trattabile - si legge nella motivazione della giuria - In poche righe gli studenti hanno analizzato l’indicatore e sottolineato la rilevanza dei dati per guidare azioni di miglioramento».

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