Edilizia a un bivio: «Investire di più
in rigenerazione»

Meci Ieri a Lariofiere confronto sulla competitività. Molteni, Ance Como: «Il freno è l’incertezza normativa»

Erba

La competitività è un elemento imprescindibile per la crescita di qualsiasi territorio e per il successo di ogni iniziativa di rigenerazione urbana per Francesco Molteni, Ance Como, intervenuto alla tavola rotonda “Scenari e opportunità per lo sviluppo del territorio” tenuta ieri a Meci, Lariofiere, con un’ampia compagine di soggetti. L’incontro è stato organizzato, oltre che da Ance Como e Lariofiere, da Ance Lombardia, Ance Como, Ance Lecco Sondrio e sostenuto dalla Camera di commercio Como-Lecco, e Gloria Bianchi, coordinatore del Tavolo per la competitività.

La moderazione del confronto è stata affidata a Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari immobiliari.

Turismo e attrazione di risorse

«Servono regole chiare per rilanciare la rigenerazione urbana e attrarre investimenti – ha proseguito Molteni - vediamo una competitività internazionale e una competitività territoriale, entrambe molto ampie, che hanno un impatto significativo sul lavoro».

Il turismo rappresenta un’opportunità per far conoscere lo sviluppo di questi territori e attrarre nuove risorse. Proprio in quest’ottica, la collaborazione con le amministrazioni comunali, inclusa quella di Como, si rivela strategica. Ma qualcosa sul territorio lariano sta cambiando, in conseguenza a quello che accade a Milano. Francesco Molteni se ne è accorto al Mipim, Marché International des Professionnels de l’Immobilier di Cannes. «È la principale fiera internazionale dedicata agli investimenti immobiliari, un’occasione unica per mettere in contatto la domanda dei territori in cerca di riqualificazione con l’offerta degli investitori globali – ha spiegato – di fatto è la vetrina degli investimenti immobiliari globali in cui si incontrano la domanda dei territori per la rigenerazione e l’offerta degli investitori».

Molteni ha evidenziato come questa fiera sia accessibile principalmente a realtà territoriali capaci di presentare progetti di rigenerazione urbana di grande impatto, come lo è sempre stata Milano per l’Italia. Tuttavia, anche contesti naturalistici come quello del lago di Como possono trovare in questo evento opportunità per intercettare l’interesse degli investitori.

«È chiaro che una vetrina di questo tipo può essere intercettata solo da città che possono proporre interventi molto significativi. Però località come la nostra – ha aggiunto - grazie al loro contesto naturalistico, trovano anche in questi contesti la possibilità di far incontrare domanda e offerta». Tuttavia, il presidente di Ance Como ha posto l’accento su un nodo che frena lo sviluppo del settore: l’incertezza normativa. Le azioni intraprese negli ultimi anni, legate alla riqualificazione urbana e alla creazione di infrastrutture, hanno rappresentato un percorso virtuoso, messo però a rischio dai cambiamenti normativi.

Limiti per gli investitori

«In questo momento, per queste ragioni, sta diventando difficile trovare chi decide di investire in una situazione insicura rispetto alla effettiva realizzazione dell’opera di rigenerazione urbana». Il riferimento è chiaramente a quanto accaduto con il “Salva Milano”.

Molteni ha ricordato come, in passato, l’Italia fosse un punto di riferimento nel settore delle costruzioni e come proprio quanto accaduto a Milano abbia raffreddato i grandi progetti di sviluppo.

«Quest’anno al Mipim Milano era ridimensionata per progetti e proposte – conclude il presidente di Ance Como – per questo è necessario e urgente un quadro normativo stabile e trasparente per rilanciare la rigenerazione urbana, attrarre investimenti e garantire un futuro solido per il settore delle costruzioni e per l’intero territorio».

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