Frontalieri, nuova tassazione per i single

È il classico esempio delle modifiche che scatteranno dal primo gennaio per i cosiddetti “quasi residenti”. I lavoratori con reddito prodotto in Svizzera per una quota pari al 90% potranno essere tassati in modo ordinario

È una questione molto tecnica, riservata al momento ad un numero limitato di frontalieri (definiti “quasi residenti”), ma che dimostra come la Confederazione e - nel caso specifico - il Governo cantonale intendano mettere mano alla delicata questione delle diverse categorie di nostri lavoratori impiegati oltreconfine.

Dal primo gennaio, i nostri lavoratori con la somma del reddito o meglio dei redditi dell’intero nucleo familiare prodotti in Svizzera per una quota pari al 90% potranno essere tassati su base volontaria in modo ordinario (ovvero in Svizzera) - e dunque non più con dichiarazione d’imposta alla fonte - se non superano i 120 mila franchi. Se invece superano i 120 mila franchi, la tassazione ordinaria passerà da volontaria a obbligatoria. Nella somma dei redditi è incluso anche quello dell’eventuale coniuge.

Il provvedimento

La Commissione della Gestione che fa capo al Gran Consiglio, ovvero al Governo cantonale, ha motivato il provvedimento con il fatto che «dal prossimo anno si vuole eliminare una disparità che riguarda contribuenti comunque con un domicilio o con un domicilio fiscale in Ticino». Ad inquadrare i contorni della vicenda ci pensa Sergio Aureli, esperto di questioni transfrontaliere: «Se n’era discusso in passato e già allora l’obiettivo era portare un equilibrio normativo all’interno della libera circolazione delle persone» chiarisce.

E aggiunge inoltre: «Il numero limitato di frontalieri cui è destinato il provvedimento sta nel fatto che per reddito prodotto in Svizzera da assoggettare alla nuova tassazione si intende non solo il reddito da lavoro del nucleo familiare, ma anche quello prodotto dalla proprietà immobiliare (compreso il valore locativo), quella che in Svizzera viene definita “sostanza”. Ora resta da capire se essere tassati in modalità ordinaria può rappresentare o meno un’opportunità. Un quesito sorge spontaneo: cosa si potrebbe portare “a credito” con la nuova tassazione? Penso alla distanza chilometrica o all’indennità pasti, che però fanno già parte del regime forfettario all’interno del sistema di imposte alla fonte».

Come funziona

Quale potrebbe essere l’identikit del beneficiario di questa nuova forma di tassazione? Il caso più riconoscibile è quello di un single con un’occupazione importante in Ticino e che in Italia vive in affitto. «È chiaro che si tratta di una libera scelta, da valutare con grande attenzione - chiosa Aureli -. Prima di passare alla tassazione ordinaria, lo ribadisco, bisognerà considerare tutta una serie di opportunità che il ragionamento relativo all’imposta alla fonte tiene già in considerazione». Anche diversi addetti ai lavori hanno confermato che «la possibilità di beneficiare di un effettivo risparmio fiscale è tuttavia molto soggettiva: questa infatti dipende dalla situazione personale del dipendente». Toccherà poi all’autorità fiscale verificare se la soglia del 90%, necessaria ad accedere alla tassazione ordinaria, sarà stata o meno raggiunta.

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