Il Sereno rilancia
E il turismo sul lago
cambia strategia

Offerta orientata su svizzeri e tedeschi e ristorazione di alto livello per i clienti di prossimità. Sette milioni di investimento per dieci nuove suite

Ovunque ti trovi, lui c’è. Lui è il lago, che all’hotel Il Sereno di Torno è assoluto protagonista ed accompagna gli ospiti nella loro permanenza a cinque stelle. Il Sereno ha vissuto la scorsa settimana il primo weekend di riapertura dopo il lockdown e la lenta ripresa del turismo. «Ci siamo chiesti se fosse opportuno aprire – ci spiega Luis Contreras, titolare di Sereno Hotels, società che gestisce anche la villa Pliniana di Torno – considerando che il 2020 sarà un anno finanziariamente molto complicato: alla fine abbiamo scelto di riprendere per dare un segnale forte di fiducia nel territorio lariano e nella nostra squadra, costituita da persone che in questi anni al 90% sono ritornate pur trattandosi di un hotel aperto sono in primavera ed estate»

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Le conferme

Non solo il cinque stelle lusso ha riaperto (sono prenotabili per ora venti delle trenta camere della struttura arredata dalla designer spagnola Patricia Urquiola), ma a tutti i dipendenti presenti lo scorso anno è stata data la possibilità di tornare, anche se certamente quest’estate vedrà numeri ben diversi da quelli del 2019.

«Nei mesi scorsi abbiamo avuto solo cancellazioni – continua Contreras – e soltanto da qualche settimana nuove prenotazioni: ecco perché per luglio prevedo un’occupazione del 30% e sui prossimi mesi estivi pesano ancora molte incognite, a partire dalla possibilità concreta di viaggiare in Europa per statunitensi, brasiliani e russi che insieme hanno rappresentato negli scorsi anni più del 70% della nostra clientela; fortunatamente ora gli inglesi si possono muovere senza limitazioni».

Il primo fine settimana è andato molto bene, sia per l’hotel che per il ristorante “Berton al Lago” guidato dagli chef Andrea Berton e Raffaele Lenzi. «Il nostro ristorante – dice l’imprenditore spagnolo – ha sempre avuto una clientela più locale, a partire da milanesi, brianzoli, ticinesi e infatti tutti i tavoli sono stati riservati nel week end; per l’hotel invece abbiamo dovuto cambiare velocemente le nostre politiche di marketing, rivolgendoci con maggiore decisione al mercato svizzero e a quello tedesco, dove c’è un elevato potere d’acquisto: riteniamo che diversificare la clientela rappresenti comunque un vantaggio importante anche in prospettiva».

Aperto alla fine dell’estate 2016, Il Sereno, affiliato al gruppo Leading Hotels, ha conosciuto una rapida crescita in questi anni, facendo leva su alcune caratteristiche peculiari. «Il nostro hotel è piccolo – afferma Contreras - molto tranquillo e riservato, come se fosse un club; le camere sono tutte suite e da ogni punto si vede il lago; abbiamo puntato con decisione sul design delle stanze e degli ambienti comuni, su servizi di alto livello anche con barche a disposizione dei clienti e su un ristorante di qualità».

L’ampliamento

Forte del successo, la famiglia Contreras ha scelto di investire ancora per un ampliamento che porterà Il Sereno ad essere arricchito di altre dieci camere. «L’investimento complessivo è di 7 milioni di euro – spiega Contreras – ma non sappiamo quando la nuova parte dell’hotel sarà terminata: l’epidemia ha rallentato i lavori e certamente dovremo fare i conti con un anno finanziariamente negativo che non ci porterà la liquidità prevista». Per il futuro l’imprenditore è molto ottimista: «L’evoluzione positiva del turismo sul Lario è sotto gli occhi di tutti e credo che un grande merito vada attribuito a Milano, che fa da traino per tutta la Lombardia: questa parte d’Italia fino a vent’anni fa era fuori dai grandi tour degli extra europei, ora invece il Lago di Como è sempre più conosciuto ed apprezzato nel mondo».

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