Il summit di Forbes sposa il lago di Como. «Ideale investire qui»

Immobiliare Si è svolto a Villa d’Este l’incontro annuale con un centinaio di operatori arrivati da tutto il mondo. Primo mercato gli Usa, ma interesse anche dal Far East

Cernobbio

Gli investimenti immobiliari di fascia alta, pochi e ad alto valore, generano una filiera di attività locali di cui beneficia il territorio e non causano nuovo consumo di suolo. Gli acquisti di ville di prestigio sul Lago di Como sono un business relativamente recente ma che si va consolidando e suscita l’interesse di acquirenti da tutto il mondo. Merito della posizione baricentrica di Como rispetto a Milano, aeroporti e centro Europa, della stabilità politica e della relativa sicurezza di cui gode l’area e soprattutto della Flat Tax, regime fiscale agevolato per gli stranieri introdotto dal Governo Renzi nel 2017 con soglia di imposta forfettaria di 100mila euro sui redditi, portata dal Governo Meloni a 200mila.

Una convergenza di fattori che ha aperto l’Età dell’oro per il Lago di Como. Ne è prova il fatto che il gruppo Forbes Global Properties ha scelto Villa d’Este per il summit annuale di un centinaio di esperti internazionali per gli investimenti immobiliari che rappresentano oltre 10 miliardi di euro a livello globale. L’evento è stato coordinato dai due advisor immobiliari Simone Majeli e Virginie Vassart, partner italiani in esclusiva per la Lombardia di Forbes Global Properties.

«Tanti gli intermediari che rappresentano i clienti dagli Stati Uniti – ha commentato Simone Majeli – oltre agli europei, ma si registra un crescente interesse da parte di investitori asiatici, da Singapore e dalla Cina».

La boutique immobiliare “MVP-Majeli Vassart Properties” ha a disposizione un portafoglio di proprietà dal valore di oltre 300 milioni di euro tra gestione e vendita. Di questi, 100 milioni sono relativi a proprietà gestite in luxury rent, mentre 200 milioni riguardano immobili disponibili alla vendita, sia on market che off market.

Off market

In particolare è proprio il segmento off market quello di maggiore valore. Le case oggetto di compravendita in questo ambito hanno valori che vanno dal milione di euro ai cento milioni, ma la maggior parte degli scambi si concentra nella fascia tra i tre e i dieci milioni di euro.

Il lago di Como non è solo un luogo di straordinaria bellezza, ma anche un investimento sicuro e strategico.

«È un luogo dove chiaramente vale la pena investire, comprare e magari trasferire anche la residenza per motivi fiscali, grazie alla norma Renzi - precisa Majeli - la vicinanza a Milano, Malpensa e Lugano rappresenta un ulteriore punto di forza».

Sicurezza e stabilità giocano un ruolo fondamentale per chi decide di investire sul lungo periodo all’estero, in Europa. «Il nord Italia è percepito come un luogo sicuro - afferma Simone Majeli – con l’attività di luxury rent riusciamo ad avere un feedback costante dai clienti stranieri e non abbiamo mai ricevuto meno prenotazioni o cancellazioni derivanti da tensioni o percezione di insicurezza, anzi. Inoltre gli ultimi tre anni stanno comunicando al mondo che l’Italia è un paese stabile dal punto di vista politico e rassicura rispetto al rischio di cambiamenti».

Il decreto

L’unica eccezione è stata la decisione del Governo, l’estate scorsa, di raddoppiare con il decreto legge Omnibus la flat tax per chi dall’estero trasferisce la propria residenza fiscale in Italia portando al soglia a 200mila euro senza che questo scalfisse il trend che vede crescere i numero di persone che dall’estero sceglie l’Italia e in particolare Milano e il Lago di Como come nuova residenza.

Un’attenzione che si traduce in investimenti sul territorio e in un indotto non trascurabile per le filiere locali: «bisogna vedere il settore immobiliare medio e alto spendente, come un’opportunità anche per le filiere che sono collegate artigiani costruttori - conclude Majeli – non è mai successo che, concluso un acquisto, il nuovo proprietario non decidesse di introdurre qualche cambiamento se non proprio una ristrutturazione completa. Tutto questo genera lavoro per i professionisti e per gli artigiani locali».

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