Impianti su misura. La crescita Téchne sui mercati globali

Eccellenze L’impresa di Erba raddoppia lo stabilimento. Il presidente Croci: «Dobbiamo differenziarci dai colossi. Puntiamo a prodotti realizzati sulle esigenze dei clienti»

Téchne raddoppia la produzione e gli spazi. Entro la prossima primavera la superficie produttiva passerà dagli attuali 2500 metri quadrati a oltre 5mila, sempre nella sede di Erba, per implementare una produzione di alta qualità e su misura di strumentazione per il settore petrolifero, petrolchimico, per l’idrogeno e medicale.

Il personale, dagli attuali 55 dipendenti, aumenterà di un’altra decina di tecnici.

La carbon footprint stimata dell’intera nuova azienda sarà pari a zero grazie a un impianto fotovoltaico di ultima generazione. Nuovi ampi spazi saranno destinati al benessere di chi lavora e un’aula attrezzata per la formazione in itinere sarà anche a disposizione di studenti e scuole.

«Abbiamo capovolto il punto di vista – ha spiegato Alberto Croci, presidente di Téchne – per chi cerca grandi produzioni esistono grandi impianti industriali in Cina e in India con i quali non possiamo né vogliamo competere. Ci siamo piuttosto specializzati nella capacità di dare risposte puntuali a richieste specifiche dei clienti attraverso il potenziamento del settore ricerca e sviluppo. Questo ci porta a spostarci sempre più da una pura lavorazione meccanica del prodotto finito verso lo sviluppo di una nostra progettazione».

Un’attitudine che nasce proprio guardando alla tradizione artigianale della Brianza. «Ci comportiamo come fanno i grandi artigiani del legno o i fornitori del lusso nella moda, anche nel settore meccanico dobbiamo trovare una dimensione di altissima qualità capace di dare soluzioni precise a precise domande e di realizzare prodotti tailor-made – prosegue il presidente Croci - questo ci consente di distinguerci dal resto del mercato, di rappresentare un unicum nel panorama mondiale, di conservare la nostra clientela ma anche di conquistare nuovi e interessanti interlocutori».

A Erba si lavorano pezzi speciali, in particolare componenti per valvole, destinati a Norvegia, Arabia Saudita, Emirati Arabi e ad altri. Eppure sembrava che l’universo degli idrocarburi fosse destinato a un irreversibile declino secondo il Green Deal dell’Ue.

Realisticamente ed efficacemente nel mondo si stanno intanto applicando tutte le tecnologie possibili nel trattamento dei processi che coinvolgono gli idrocarburi, fino ad arrivare ad azzerare le emissioni di Co2 e le perdite in ambiente di ogni inquinante. Il settore, spinto da un mercato sempre più sensibile ai temi ambientali, è sempre più intenzionato a migliorare i parametri di efficienza e sicurezza. Da qui l’interesse per meccaniche di precisione e qualità.

«Nei nuovi spazi svilupperemo progetti destinati a raddoppiare la nostra produzione – continua Alberto Croci – in un’area di oltre 2mila metri quadrati collocheremo la parte di meccanica pesante costruita con criteri tecnici molto avanzati per evitare le vibrazioni. Procederemo poi con la ristrutturazione di un altro edificio per la zona destinata a montaggio, collaudi e imballaggi. L’intera area sarà riqualificata e razionalizzata. È previsto anche un ampio spazio per ambienti dedicati alla pausa, un’area ricreativa per la quale stiamo valutando alcune idee come quella di una biblioteca. Intanto stiamo cercando nuovo personale».

Il progetto prevede un’aula didattica attrezzata ad hoc per aggiornamenti destinati ai dipendenti e per la formazione anche per altri soggetti, oltre agli studenti. «L’idea è di renderci sempre più un’azienda aperta al territorio, alle scuole, agli interlocutori – conclude il presidente – per far conoscere lo sviluppo del settore».

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