Imprese lariane in recupero. Adesso l’emergenza è sulle risorse umane

Intervista a Marco Galimberti, presidente della Camera di commercio Como-Lecco presenta la prossima Giornata dell’economia

Si rinnova l’appuntamento con la Giornata dell’economia: dati e osservazioni sullo stato di salute dell’economia lariana saranno presentati il prossimo giovedì a Lariofiere. Marco Galimberti, presidente Camera di Commercio di Como e Lecco, anticipa i temi centrali.

È l’occasione per fare il punto della situazione sull’andamento dello scorso anno, da questo si parte per ogni ragionamento. Verranno presentati nel report i dati relativi agli andamenti del 2022. Si è trattato di un anno tutto sommato positivo nonostante la situazione di forte incertezza generata dal rincaro dei prezzi dell’energia e dalla guerra in Ucraina. Ma pur in questo scenario difficile, alla fine abbiamo registrato risultati abbastanza positivi.

I valori segnano una ripresa del 2022 sul 2021, ma all’inizio di quest’anno per la manifattura si è verificato un momento di stallo, come si spiega?

Rispetto al settore tessile se lo scorso anno ha segnato valori positivi dovuti alla ripresa dalle difficoltà di uscita dalla pandemia, nei primi mesi del 2023 non intercettiamo segnali particolarmente positivi ma neanche negativi. Si tratta di una fase di equilibrio o forse di stabilità.

Il 2022 è stato l’anno segnato dalla crisi energetica, come ha inciso sui dati economici finali?

Le bollette che hanno triplicato i loro costi hanno avuto un impatto molto importante sui bilanci delle imprese. Arrivata in modo inaspettato per la velocità con cui si è manifestata e la gravità nell’aumento dei costi, la crisi energetica è stata affrontata dalle imprese in modi differenti.

C’è chi ha assorbito il maggior costo, chi lo ha ribaltato sui prodotti, quando ha potuto, c’è anche chi non ha potuto far fronte e si è trovato in grandi difficoltà. Nessuno era preparato al triplicarsi dei prezzi.

Nonostante i sostegni e la capacità di tenuta del tessuto imprenditoriale, le imprese che avevano una minore solidità patrimoniale sono state quelle che più hanno sofferto lo scorso anno e a questo fenomeno vanno ricondotte le chiusure che si sono verificate.

In relazione all’economia del resto della Lombardia, la situazione lariana come si pone?

Proprio su questo tema cercheremo di fare un ragionamento con l’assessore regionale Guido Guidesi che sarà presente alla giornata e che ci aiuterà a ricomprendere i dati dei nostri territori all’interno di un più generale andamento lombardo.

Qual è il tema di maggior interesse per le aziende in questo momento?

È quello relativo al personale: una delle maggiori difficoltà che si trovano ad affrontare oggi le imprese è il reclutamento di collaboratori. Si tratta di un grave mancato incontro tra la domanda e l’offerta che non riesce a trovare profili e professionalità adeguate. Nel corso della Giornata faremo il punto della situazione attuale, ma in parallelo terremo uno sguardo sul lungo periodo, per trovare soluzioni oltre all’emergenza contingente. Si tratterà di capire quali azioni mettere in campo in modo coordinato tra i vari attori del territorio, inclusi gli enti formativi, per accompagnare i giovani a scelte consapevoli per il loro futuro.

Si tratta quindi, in modo primario, di una mancanza di corretto orientamento?

Questa è una parte del problema, riguarda i giovani e le famiglie. La Camera di Commercio dei nostri territorio, attraverso la Commissione per la formazione, sta cercando di costruire un dialogo tra le imprese e le scuole per identificare quali possano essere le migliori opportunità per i giovani e indirizzarli verso un futuro che possa soddisfare le loro aspettative, valorizzare i talenti e rinnovare un legame con il territorio e le sue eccellenze manifatturiere.

A volte c’è una cultura che tende a portare tutti verso gli stessi percorsi di studi, convinti che siano una garanzia di riuscita, salvo poi essere delusi dal mercato del lavoro e ripiegare verso attività per le quali non ci si è preparati. In questo modo non solo le aziende non trovano quei professionisti di cui hanno necessità, ma neanche i giovani hanno le soddisfazioni che invece meritano.

Sarà questa l’ultima Giornata dell’economia del suo mandato di cinque anni: qual è il bilancio dell’integrazione tra le due province di Como e Lecco?

Molto è cambiato nella percezione del territorio come un unico contesto economico. Anche in occasione del Tavolo della competitività per la Provincia di Lecco di due giorni fa si è visto come ci sia una buona sintonia di intenti. Lo stesso clima si è colto nell’evento in collaborazione con il Terzo settore dove sia Como che Lecco erano rappresentate dal mondo imprenditoriale. Erano presenti anche entrambi gli enti provinciali e si parlava “la stessa lingua”.

Sono stati fatti davvero tanti passi in avanti. Certo si può migliorare ancora, ma sono stati messi a fattor comune capacità e risorse dei due territori ed è avvenuto quanto si auspicava all’inizio del progetto di un’unica Camera di Commercio: una contaminazione positiva per entrambe le province. Ci eravamo posti come obiettivo uno scambio di buone pratiche per alimentare l’economia di entrambi e questo metodo di lavoro sta funzionando, portando i primi risultati positivi.

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