In Svizzera aumenta l’Iva
Nuove aliquote da lunedì

Dal primo gennaio si passa dal 7,7 all’8,1% Nel settore alberghiero si va dal 3,7 al 3,8%

In attesa di capire quando scatterà la sforbiciata - da 300 a 150 franchi - sull’importo minimo da assoggettare all’Iva svizzera per gli acquisti effettuati all’estero, il Governo di Berna ha formalizzato i ritocchi al rialzo che dal 2024 interesseranno diversi aspetti del vivere quotidiano oltreconfine.

E il primo tra questi ritocchi riguarda l’Iva che dal 1° gennaio passerà dal 7,7 all’8,1% (+0,4%) in ossequio al voto popolare del settembre 2022, in cui il primo nodo del contendere era rappresentato dalla riforma dell’Avs con l’innalzamento da 64 a 65 anni dell’età pensionabile per le donne. Nel contempo, l’aliquota ridotta passerà invece dal 2,5% al 2,6%, mentre l’aliquota speciale per il settore alberghiero passerà dal 3,7% al 3,8%.

Da qui il vademecum del Dipartimento federale dell’Economia, che ha raccomandato di prestare la massima attenzione alla documentazione fiscale, «per accertarsi che tutte le transazioni (fatture, ricevute e altre registrazioni) siano tenute correttamente, facilitando così il lavoro delle autorità fiscali». Dunque di rientro dalla spesa in Italia, da lunedì prossimo bisognerà fare i conti con l’aumento dell’Iva, che non dovrebbe creare grossi problemi nelle dinamiche di confine.

Ma dal 1° gennaio scatta anche un altro importante aumento, legato alle grandi imprese che decideranno di trasferirsi nella vicina Confederazione. Nel dettaglio, in ossequio ad un altro voto popolare, quello dello scorso 18 giugno, l’imposizione minima verrà attuata sotto forma di un’imposta integrativa nazionale con cui la Confederazione potrà garantire a livello interno un’imposizione minima del 15% ai grandi gruppi di imprese attivi a livello internazionale che registrano un volume d’affari annua superiore a 750 milioni di euro. Anche se, nel contempo, il Governo federale ha comunque confermato che “l’onere amministrativo delle imprese e delle amministrazioni fiscali cantonali dovrà essere mantenuto il più basso possibile”. Lo dimostrano le tante imprese che hanno deciso di trasferire la sede oltreconfine, a cominciare dalla nuova “capitale” economica della vicina Svizzera, il Canton Zugo.

Infine, anche spedire lettere costerà di più. Dopo il rincaro del gennaio 2022, la Posta ha deciso di introdurre nuovi aumenti. Spedire una lettera con posta “A” costerà 1,20 franchi invece di 1,10. La posta “B” passerà da 90 centesimi a 1 franco. Anche spedire pacchi sarà più caro.

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