
Economia / Como città
Sabato 07 Giugno 2025
La seta comasca e le dive. Tessuti e fotografie d’autore
Abiti iconici di tutti i tempi sono protagonisti della mostra “Moda Divina” che viene inaugurata al Museo della Seta di Como
L’influenza del tessuto, in primis della seta simbolo del made in Como, nella moda di lusso. Ieri come oggi i materiali pregiati prodotti nel nostro distretto tessile hanno conquistato le corti reali, gli atelier più esclusivi, le passerelle dei grandi stilisti e le più celebrate star.
Abiti iconici di tutti i tempi sono protagonisti della mostra “Moda Divina” organizzata dal Museo della Seta (oggi parte della Fondazione della Seta ETS ) istituzione che dal 1990 conserva e valorizza la tradizione tessile comasca.
L’esposizione celebra la figura della diva, ponendo l’accento sul ruolo dell’abito come dispositivo narrativo e iconografico. A rendere possibile questa potenza espressiva è, da sempre, anche il sapere manifatturiero del distretto tessile serico di Como - Città Creativa Unesco dal 2021.
Il percorso di alta sartoria è un viaggio tra tessuti, bozzetti, fotografie d’autore di Giovanni Gastel ed Elio Luxardo, dipinti contemporanei e materiali storici provenienti da archivi prestigiosi.
Sono presenti creazioni come il Tanagra, abito manifesto di Rosa Genoni, una creazione di Emilio Schuberth, il sarto delle Dive, un abito della costumista americana Irene Lentz, figura di spicco della Hollywood degli anni Trenta, un abito di Biki, sarta che trasformò la figura di Maria Callas, fino ad arrivare alla contemporaneità con il completo di Antonio Riva Milano realizzato per Ornella Vanoni al Festival di Sanremo del 2018. Per la prima volta esposti al pubblico anche tesori d’archivio del Museo, tra cui una selezione di 28 bozzetti originali di Cristobal Balenciaga. E grazie alla collaborazione di archivi tessili, di moda e collezionisti, anche tessuti e foulard di Gianni Versace e diversi abiti di couture e Prêt-à-porter di Valentino e Yves Saint Laurent.
La fotografia e l’arte visiva sono strumenti fondamentali nella riproduzione e consacrazione. Nella retrospettiva l’immagine prende vita attraverso tre opere dell’artista Luca Gandola e una selezione di fotografie provenienti dalla Fondazione 3M, dall’Archivio Giovanni Gastel e dall’Associazione Amici di Rosa Genoni. Il progetto ha coinvolto numerosi soggetti come importanti archivi tessili, di moda e fotografici, collezioni private, case di moda e istituzioni del settore.
L’esposizione temporanea sarà arricchita da un palinsesto di eventi collaterali per proseguire la riflessione sui temi centrali: laboratori di tessitura, tavole rotonde con archivi tessili, fotografici e di moda, visite guidate speciali, workshop con artisti contemporanei, attività formative. “Mostra Divina” sarà visitabile da domani fino al 21 settembre.
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