Le leve dell’impresa alla figlia. Si salva la storica bottega di Tremezzo

Alexandra Lanfranconi ha rilevato e trasformato la storica attività sulla Regina del papà, Luciano

A chi passando sulla Statale Regina guardava con nostalgia le vetrine vuote dello storico negozio di ottica e gioielleria che da oltre 40 anni si affacciava sul lungo lago di Tremezzo, l’inizio della stagione turistica ha portato una gradita sorpresa. Di nuovo saracinesca alzata e vetrine che invitano a fermarsi.

Nata e vissuta a Tremezzo, con un laurea in Scienze della mediazione interlinguistica all’Università dell’Insubria e una carriera avviata al Grand Hotel Tremezzo dove era diventata Assistant Front Office Manager, Alexandra Lanfranconi ha deciso di mettersi in gioco come imprenditrice e rilevando l’attività commerciale del padre, Luciano Lanfranconi, che dopo 42 anni ha deciso di ritirarsi.

Settore non facile dopo gli anni del Covid quello legato al commercio al dettaglio e al turismo, ma Alexandra accetta la sfida e a qualche mese dall’apertura la “Bottega di Tremezzo”, che ha chiamato così perché il termine bottega significa negozio a conduzione familiare nella via principale del paese, si è guadagnata l’attenzione di molti residenti e non solo degli ospiti dei Grand hotel del territorio.

«Quando ero piccola non ero interessata a seguire le orme di mio papà Luciano, volevo una carriera diversa, legata al turismo e studiare ottica non mi interessava; conoscendo le lingue sapevo che avrei potuto trovare aperte molte porte. Ho lavorato come guida a Villa Balbianello e ho fatto esperienza all’estero in America e a Londra e 6 anni fa ho iniziato a lavorare al Gran Hotel Tremezzo. Quando mio padre è andato in pensione però mi sono immaginata a gestire un’attività mia».

La Bottega di Tremezzo punta sull’artigianato italiano e sul made in Italy, soprattutto quello legato al territorio lariano. Gli articoli sono ricercati, ma con fasce di prezzo diversificate e accessibili a tutti. «Ho dedicato molto tempo alla ricerca degli artigiani perché ho voluto creare un concetto diverso» spiega l’imprenditrice.

Esposte nelle vetrine le “ciabattine” in pelle e cuoio create da due giovanissime designer di Tremezzo, Chiara e Silvia Cipollini, insieme alla mamma Paola e realizzate da un artigiano di Como. Unico negozio in cui è possibile acquistarle, la Bottega di Tremezzo vende anche foulard 100% seta prodotti interamente a Como, difficili da trovare altrove; borse all’uncinetto in rafia di una ditta toscana e borse gioiello realizzate a Milano. Anche gli articoli di bigiotteria sono di un brand milanese e sono realizzati a mano con 16 ore di lavorazione per la borsa in cui l’oro 24 carati è miscelato con argento e altro metalli; per conservare la tradizione del negozio del padre ci sono occhiali da sole, ma anche in questo caso solo di marche italiane. E. Lon.

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