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Mercoledì 09 Luglio 2025
Milano Unica, la sfida: qualità per salvare il lusso
Fiera Milano Il futuro del tessile italiano si gioca sul fattore materiali. Obiettivo: contrastare la disaffezione dei giovani e rilanciare il settore
Costosi sì, ma con un senso, per l’alto valore dei tessuti. Mentre è da scongiurare il rischio che i prodotti tessili italiani siano ritenuti “cari” a prescindere dalla qualità.
Su questa sottile distinzione si gioca il futuro del tessile italiano. L’unicità dei materiali “ben fatti” è lo strumento per arginare la disaffezione per il lusso, che è sempre più estesa, con ripercussioni gravissime sulla produttività delle nostre aziende tessili: è questa l’idea che ha visto convergere Edoardo Zegna, quarta generazione del Gruppo tessile biellese, e Claudia D’Arpizio, senior partner e responsabile globale moda e lusso di Bain & Company, in dialogo tra loro nel corso della cerimonia di inaugurazione, ieri mattina, della 41esima edizione di Milano Unica a Fiera Milano Rho.
In tre giorni, più di 700 aziende
Sono state 735 le aziende che hanno aderito alla tre giorni di fiera. Fino a giovedì vengono presentate in Fiera le collezioni per l’autunno e inverno 2026/2027 di tessuti e di accessori d’alta gamma. In particolare, sono 584 (+2,6%) gli espositori presenti nei Saloni di Ideabiella, Moda In e Shirt Avenue, tra cui, a fianco della conferma delle 459 presenze italiane, spicca la significativa crescita del +8,7% di espositori europei A queste adesioni, se ne aggiungono 134 delle aree speciali e degli Osservatori Korea e Japan e 17 delle case editrici. In aumento del 3,3% anche la superficie espositiva. «A fianco della crescita del totale delle adesioni - ha dichiarato Simone Canclini, presidente di Milano Unica - voglio sottolineare il valore delle nuove presenze di espositori europei, che hanno scelto per la prima volta Milano Unica come contesto più coerente per la promozione commerciale e di marketing dei propri tessuti e accessori. Numeri che attestano una crescente fiducia nei nostri confronti e che ci affidano nuove responsabilità nel sostegno e nella promozione del nostro comparto, nonostante le incertezze e le criticità che caratterizzano l’economia mondiale e il contesto geopolitico internazionale. I dati elaborati dall’Ufficio studi economici e statistici di Confindustria Moda, ci dicono che non siamo, ancora, fuori dal tunnel, ma possiamo intravedere sullo sfondo anche della luce. Si evidenzia, infatti, un complessivo calo delle esportazioni nel primo trimestre 2025, ma con andamenti di segno opposto a seconda della tipologia di tessuti o per aree e mercati strategicamente importanti, come quelli di Usa e Cina. Così come nella produzione di tessuti a maglia rispetto a quella di tessuti ortogonali».
Ripartire dalle fondamenta
La cerimonia inaugurale si è aperta con gli interventi del Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia e della presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi. La tavola rotonda di apertura, moderata da Nicola Porro, vice direttore de “Il Giornale” e conduttore di Quarta Repubblica, ha affrontato il tema della continuità e del rinnovamento del Made in Italy. Claudia D’Arpizio ha illustrato la situazione e le prospettive del lusso: «il 2025 segna un momento di verità per il lusso. Le generazioni più giovani chiedono autenticità, creatività. Dopo una fase di overcorrection che ha esasperato le dinamiche di prezzo e alimentato una polarizzazione, molti brand stanno ridefinendo le proprie fondamenta: riscoprire il senso del brand, ri-ancorarsi alla qualità, riequilibrare le architetture di prezzo. Il lusso è oggi accettato se discreto. Deve ridefinire la propria rilevanza culturale, generazionale e geografica». La crisi della moda e quindi del tessile è dovuta a tanti fattori, ma soprattutto a un elemento culturale, legato alle nuove priorità delle nuove generazioni, prima tra tutte la sostenibilità.
«Al 2030 ci aspettiamo un mercato in espansione con oltre 300 milioni di nuovi consumatori, metà dei quali Gen Z e Alpha, ma anche più esigente – ha aggiunto Claudia D’Arpizio - in un contesto dove la turbolenza è la nuova normalità, le aziende dovranno dimostrare resilienza e lucidità strategica». In chiusura il videomessaggio di Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia, da sempre al fianco della Fiera insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e i ringraziamenti di Massimo Mosiello, direttore generale di Milano Unica che ha anticipato la serata prevista al Teatro alla Scala.
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