Sorride il turismo
delle case vacanza
A Como occupate all’81%

I numeri di Italianway (90 alloggi in provincia di Como) con un giro d’affari di un milione dall’inizio dell’anno. Dall’estero l’80% degli ospiti; primi francesi e olandesi

Boom di case vacanza sul lago di Como e in città con Italianway. Da inizio anno a oggi è di un milione di euro il giro d’affari sul territorio comasco, che rientra nel transato lordo record di 16 milioni di euro, registrato dalla stessa azienda.

«Un’ottima performance - conferma Marco Celani, amministratore delegato di Italianway - con una redditività per alloggio quasi doppia rispetto alla media nazionale, parliamo di 20 mila euro contro gli 11 mila di media in Italia. In particolare spicca un mese di agosto con un tasso di occupazione superiore all’81% e una redditività media per alloggio pari a circa 7.200 euro».

Tra gli operatori leader

Italianway è tra i primi operatori sul mercato italiano degli affitti brevi con oltre 270 destinazioni coperte e circa 2.400 immobili contrattualizzati,di cui 2.100 tra case, ville, chalet, trulli, dammusi e residenze d’epoca prenotabili direttamente sul portale italianway.house per un totale di 600mila notti complessive. Gli appartamenti attivi su Como città sono circa 35 rispetto ai 90 complessivi della provincia. «In centro città ci risultano circa 130 alloggi online, inclusi i nostri (tra quelli gestiti in modo professionale e i privati). Il valore delle prenotazioni è di circa 240 mila euro, chiaramente meno del milione complessivo, ma con un rispettabile transato per alloggio di 14 mila euro (superiore alla media nazionale che è 11 mila euro) e un transato per alloggio ad agosto pari a 4.600 euro (lontano dai 7.200 della media della provincia, alzata dalle ville).

«Su Como città il tasso di occupazione di agosto è dell’83%, a luglio del 73%, quindi i soggiorni in agosto in città sono stati superiori che in provincia - dice Celani - Su settembre abbiamo un po’ meno prenotazioni, circa 14% rispetto al 16% della provincia, segno che chi ha già prenotato ha cercato le ville, chi ha in programma di venire in città prenoterà all’ultimo momento». Una riflessione anche sui turisti che hanno scelto il Comasco per questa estate Marco Celani la vuole fare: «Causa emergenza pandemia la percentuale  di penetrazione degli stranieri sul totale delle prenotazioni è stata circa dell’80% con una delle migliori performance a livello nazionale. Le maggiori presenze sono state quelle di francesi, olandesi e inglesi. Quasi assenti americani e russi. La finestra di prenotazione rimane molto sotto data e il soggiorno medio è di 4-5 notti, che si accorcia per gli italiani e si allunga per gli stranieri. In sostanza più stanno, più spendono».

La spesa media

Grazie alla tipologia del portafoglio promosso da Italianway infatti i soggiorni più lunghi sono quelli dal valore medio più elevato. «Chi spende di più in media sono i canadesi (fino a 15 mila euro), poi gli inglesi (in media 5,4 mila) e gli americani (2,8 mila). La spesa media degli italiani è pari a 560 euro, contro i quasi 1300 dei tedeschi. L’età media dei turisti è di poco inferiore ai 38 anni e il numero medio di persone per soggiorno è di 3, segno che la destinazione è richiesta da famiglie con figli, o da coppie».

La finestra di prenotazione intanto si è accorciata moltissimo dal 2019. «In media nel 2021 è stata pari a 19 giorni prima del soggiorno con gli europei che accorciano fino a 12 giorni prima e gli extraeuropei che prenotano in media almeno 32 giorni prima».

Prospettive? «Ci aspettiamo una stagione più lunga con stranieri che hanno evitato l’Italia nei mesi più caldi e magari verranno per periodi brevi nei mesi di settembre e ottobre».

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