Per prima cosa, un cucchiaino di nostalgia. C’erano tempi in cui alla parola “commissario” lo spirito nazionale si sollevava orgoglioso: siamo nei guai, è vero, impantanati in un terremoto o in un’alluvione, ma ecco che arriva un signore onesto e competente il quale, messa in panchina la squadra dei politici, sempre inconcludenti sotto porta, organizzerà i soccorsi, presiederà alla ricostruzione e farà attenzione a che nessuno porti via la cassa. Un’accezione positiva che la parola “commissario” si guadagnò non tanto per le avventure di Maigret e di Basettoni quanto per gli sforzi di un signore dal tratto distinto: Giuseppe Zamberletti, varesino, moderato in politica ma decisionista nell’assumersi responsabilità gravi. A lui dobbiamo la Protezione civile come la conosciamo.
Oggi purtroppo la reputazione della parola “commissario” è compromessa. Anzi, al solo sentirla qualcuno ha la tentazione di sbattere la testa contro il muro. Eppure, se la parola è decaduta il ruolo che indica rimane nobile e necessario. Sulla base di questa necessità, Guido Bertolaso ha assunto l’incarico di coordinatore del piano vaccinazioni anti-Covid per la Regione Lombardia.
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