Alberelli dei bimbi tagliati per errore

Montorfano Piantati quattro anni fa dai giovanissimi con l’indicazione dei propri nomi e quelli dell’arbusto. La rabbia dell’associazione ambientalista “L’Ontano”. Il sindaco: «Fatti incresciosi, cercheremo di rimediare»

Frama, TeCri, Il Grande occhio di falco, Freddy il piccolo fiorellino, Alberix, Arcobaleno, Ombretta, Elio, Oliver e Magno non ci sono più.

Tagliano il prato comunale di via Como, a bordo del Lago di Montorfano, e abbattono le dieci piante, posate dai bambini nel 2018 in occasione della Festa dell’albero. Ha dell’incredibile, ma è davvero successo a Montorfano.

La segnalazione

A segnalare l’accaduto, senza nascondere rabbia e disappunto, è Cristian Civati, storico presidente dell’associazione ambientalista montorfanese “L’Ontano” e attualmente consigliere comunale di minoranza.

«Non ci sono parole per commentare quello che è accaduto – incalza – Già l’anno scorso alcune piante, messe a dimora dai bambini nel 2018, erano state falciate durante i lavori di taglio del prato. Ora ciò che rimaneva è sparito del tutto. Via gli ontani e i salici, che tramite la nostra associazione e la collaborazione della scuola primaria, avevamo deciso di posare attraverso un progetto che mirava a ripopolare la Riserva del Lago di Montorfano con specie autoctone».

Un progetto, ricorda, «condiviso anche dal sindaco e dal Parco regionale della Valle del Lambro, ente gestore della Riserva. Non si può dire che non conoscevano la presenza di questi alberi. Parliamo di piante alte circa due metri: impossibile non accorgersene».

L’addetto incaricato del taglio ha abbattuto tutto. Il campo di proprietà comunale scende da via Como verso le sponde del lago del paese. All’interno, come ricorda anche Civati, il Comune ha posato la casetta del bookcrossing, strumento utile agli amanti della lettura, dove si possono lasciare libri e prelevarne altri. Un angolo immerso tra cultura e natura, che però ha dimenticato quest’ultima, andando ad abbattere le piante posate poco meno di quattro anni fa. Civati sottolinea il valore simbolico di quelle piante: «Erano state posate dai bambini, che avevano fatto anche dei cartelli coi propri nomi – sottolinea – Per i bambini era anche un modo per dire che quella pianta l’avevano posata loro, per sentirsi protagonisti di un’azione bella e positiva a favore dell’ambiente della Riserva del nostro lago. Chi ha agito non ha pensato minimamente a questo aspetto: via, falciato tutto». E conclude: «Non è possibile che non sia mai colpa di nessuno e che queste cose passino inosservate, rimpallandosi magari colpe tra gli enti».

Si cercherà un rimedio

Il sindaco Giuliano Capuano conferma che anche in passato era accaduto un episodio simile, e spiega: «Purtroppo era già successo: probabilmente l’erba troppo alta ha tolto la visibilità delle giovani piante. Con l’erba, che superava il metro di altezza, queste cose possono accadere e devo dire non è la prima volta, già in passato si era verificato un episodio simile».

Il primo cittadino conferma che «sono cose incresciose e basterebbe poco per evitarle: nonostante si cerchi di sensibilizzare sempre di più gli addetti ai lavori, e coloro i quali sono preposti al controllo, ogni tanto qualcosa sfugge. Richiameremo l’ufficio preposto alla gestione e vedremo di rimediare al danno».

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