Ancora crolli nelle aree dismesse: «Tolleranza zero»

Degrado Cedimenti nella ex Ratti in via Manzoni. Ordinanza del sindaco: «Mettete in sicurezza». In caso contrario denuncia e intervento del Comune

Parte del tetto è implosa, alcuni calcinacci sono caduti sulla strada, le tegole rischiano di staccarsi e l’area è facilmente accessibile dall’esterno. Un altro edificio dismesso finisce nel mirino del sindaco Mauro Caprani: questa volta l’ordinanza di messa in sicurezza riguarda un vecchio sito produttivo in via Manzoni, nella frazione di Arcellasco. Pochi giorni fa il primo cittadino aveva disposto la messa in sicurezza del cancello di ingresso all’ex Gasfire di via Fiume.

L’ordinanza segue un sopralluogo effettuato il 28 febbraio in via Manzoni dagli agenti della polizia locale. I vigili, si legge nell’atto amministrativo, hanno accertato un «generale stato di abbandono e degrado del fabbricato» e in particolare «l’implosione di buona parte della copertura dell’immobile, con presenza di calcinacci sulla sede stradale e la possibile nuova minaccia di cadute di tegole».

In seguito i funzionari tecnici hanno confermato «un concreto pericolo di caduta di porzioni di copertura o coppi sulla pubblica via Manzoni»: il problema è che «il crollo della copertura potrebbe aver pregiudicato la staticità di un immobile che necessita di interventi urgenti di messa in sicurezza».

L’edificio risulta poi facilmente accessibile, perché la copertura delle bocche di lupo (sono le aperture utilizzate per l’aerazione) in alcuni punti è mancante o danneggiata.

Dismesso da anni, l’opificio appartiene alla società Ratti Lorenzo e figli Srl in liquidazione a cui è stata indirizzata l’ordinanza. L’obiettivo è scongiurare crolli in via Manzoni, evitare accessi illeciti e riportare l’area in condizioni decorose di sicurezza e igiene. La società ha trenta giorni di tempo per ottemperare alle richieste, in caso contrario il sindaco procederà con una denuncia all’autorità giudiziaria e interverrà direttamente, per poi presentare il conto degli interventi.

La tolleranza zero verso le aree dismesse in condizioni critiche si espande dunque anche nelle frazioni, dopo mesi di concentrazione sugli edifici del centro che gravitano intorno a via Fiume.

A metà febbraio Caprani aveva firmato un’ordinanza per chiedere la messa in sicurezza del cancello di accesso all’ex Gasfire, dopo aver ricevuto segnalazioni di accessi illeciti: i funzionari tecnici avevano effettivamente riscontrato la forzatura del lucchetto. Il Comune è in attesa che i proprietari comunichino formalmente la sostituzione della serratura.

Al di là delle singole ordinanze, che non sono mancate anche nei mesi precedenti, le vecchie industrie del centro rientrano in un piano più ambizioso volto a risolvere problemi di sicurezza e degrado che si registrano da vent’anni. A dicembre il consiglio comunale le ha inserite nell’elenco delle aree dismesse con criticità che andranno necessariamente abbattute entro due anni: anche in questo caso, se non ci penseranno i proprietari che non hanno opposto ricorso, toccherà al Comune.

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