Bene la lotta al pesce siluro: ne hanno pescati più di mille
Pusiano-Alserio. L’opera del Parco Lambro per ripopolare di specie ittiche Utilizzate reti a maglia larga per catturare gli esemplari nei laghi e fiumi
Alserio-Pusiano
Oltre mille pesci siluro pescati da laghi e corsi d’acqua dell’Erbese, 1.324 per la precisione per oltre otto tonnellate. La maggior parte delle catture, 538, dal Pusiano. Continua la battaglia contro il pesce infestate e grande rilievo ha il Centro Tecnico Naturalistico, realtà con sede a Erba.
Solo tra il 2018 e oggi sono stati rimossi 693 siluri dal tratto del fiume Lambro compreso tra Merone e Inverigo; nel lago di Alserio, tra ottobre 2024 e ottobre 2025, sono stati catturati 64 esemplari per un totale di 768 kg, incluso un maschio di 208 cm per 68 kg (il 21 ottobre 2025). Durante la riproduzione 2025, tra aprile e maggio, sono stati presi altri 29 esemplari da 520 kg. Dal lago di Pusiano, dal 2016 a oggi, sono stati tolti 538 individui per 6,8 tonnellate complessive. Questi pesi e numeri fotografano un impegno concreto e massiccio nella rimozione del siluro.
Il pesce siluro è la specie d’acqua dolce più grande d’Europa: può superare i 150 chili di peso e i tre metri di lunghezza, per questo predatore altamente adattabile, originario del bacino del Danubio, la colonizzazione dei nostri laghi e fiumi rappresenta una grave minaccia per la biodiversità.
Dai primi anni 2000 il siluro ha colonizzato stabilmente diversi ambienti del Parco Regionale della Valle del Lambro, in particolare il fiume Lambro e i laghi di Alserio e Pusiano. L’Ente Parco si è attivato immediatamente per valutare lo stato effettivo della colonizzazione e attuare i necessari interventi di contrasto. Le attività introdotte sono state coordinate scientificamente dagli ittiologi del Centro Studi Biologia Ambiente e del Centro Tecnico Naturalistico, realtà con sede a Erba, che su queste tematiche collaborano da anni con enti di ricerca, università e aree protette.
Nel contesto del Parco Valle del Lambro, la colonizzazione del pesce siluro è diventata stabile già dai primi anni 2000, interessando in particolare il fiume Lambro e i laghi di Alserio e Pusiano.
Dal 2012 il Parco Regionale della Valle del Lambro ha avviato un programma strutturato di monitoraggio, studio e contenimento del siluro. Gli ittiologi del Centro hanno curato la raccolta dati, l’analisi della fauna ittica autoctona, la valutazione dell’impatto della presenza del siluro e lo sviluppo di protocolli operativi per la rimozione selettiva della specie invasiva.
Spiega Marco Ciceri, presidente del Parco Regionale della Valle del Lambro: «Il pesce siluro è ormai a tutti gli effetti una specie alloctona invasiva acclimatata, ma l’azione di contrasto e contenimento della sua popolazione attivata nel nostro territorio costituisce una strategia di intervento efficace e imprescindibile, di fatto ormai integrata negli strumenti di gestione ordinaria dell’area protetta».
Alessandro Marieni, ittiologo ed esperto di gestione degli ecosistemi acquatici del Centro Tecnico Naturalistico: «Nel Parco Regionale della Valle del Lambro è attiva una strategia efficace, per evitare che la popolazione di pesce siluro possa espandersi oltre il punto limite».
Sono diversi i modi di cattura del siluro, dall’elettropesca, al posizionamento di reti a maglia larga e le lenze galleggianti con pesce vivo. Tra il 2018 e il 2022 sono stati formalizzati due protocolli operativi - uno per i laghi briantei (come Alserio e Pusiano), l’altro per acque correnti (fiume Lambro) - che regolano le modalità di rimozione, i tempi, le aree prioritarie e le misure di salvaguardia per le specie autoctone.
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