Caglio, cinque furti in poche ore

Sicurezza Dopo i colpi a Caslino e Proserpio, presa d’assalto la zona della Madonna di Campoè

Caglio

Sembra che i ladri seguano la “regola del cinque”: dopo i cinque furti tentati o riusciti nella stessa notte a Caslino d’Erba e i cinque furti a Proserpio, i malviventi hanno colpito a metà settimana a Caglio, sempre in cinque abitazioni diverse.

In gran parte dei casi i furti sono avvenuti in appartamenti disabitati, in alcuni casi villette. In tutti i colpi messi a segno nelle ultime due settimane nell’Erbese – almeno quelli conosciuti – non si registra comunque la presenza dei proprietari e il bottino è piuttosto limitato.

La situazione

A livello politico, la minoranza consiliare di Caglio chiede di valutare il posizionamento di varchi per la lettura delle targhe in entrata e in uscita dal paese.

Per quanto riguarda il territorio, i furti si sono concentrati nella zona residenziale verso la Madonna di Campoè, in via Madonna di Campoè appunto e in via Pessina. Difficile conoscere il bottino dei ladri, perché gran parte delle abitazioni sono case di villeggiatura o di persone comunque non presenti in questo momento a Caglio. La cosa certa è che, all’interno degli appartamenti visitati, i ladri hanno buttato tutto il contenuto di armadi e cassetti per terra alla ricerca di contanti e preziosi.

Il manutentore di due di queste abitazioni rimarca: «Sono entrati in diverse abitazioni a Caglio, almeno cinque, quelle conosciute. Di alcune me ne occupo io come manutentore. Alla fine non credo abbiano rubato molto. Non so nello specifico cosa e quanto, perché in molti casi le case sono di persone che non abitano qui, ma che vengono solo d’estate. Non c’erano preziosi o contanti: hanno sempre forzato le finestre per accedere ai locali».

Da parte della minoranza consiliare, Antonella Masciadri spiega: «Credo sia un problema che riguarda non solo Caglio ma anche i paesi limitrofi, come abbiamo visto negli scorsi giorni. Però si può intervenire, per esempio, installando i varchi “leggi targa” agli ingressi del paese. Era un progetto che volevamo realizzare con l’amministrazione precedente, di cui facevo parte, e sarebbe molto utile semplicemente per capire se c’è una macchina o un furgone segnalato alle forze dell’ordine che circola in paese. Ho visto che in molti casi si parla di un furgone bianco che transita nell’Erbese, legato ai furti nei paesi vicini. Sarebbe un modo per allertare più velocemente le forze dell’ordine».

Possibili interventi

Con i varchi “leggi targa” esiste una “black list” di mezzi rubati o segnalati perché utilizzati da malviventi, e al loro passaggio parte in tempo reale un’allerta alle forze dell’ordine.

Il sindaco di Caglio, Vittorio Molteni, rimarca l’impegno nella direzione indicata dalla minoranza: «Abbiamo inoltrato domanda di finanziamento per la videosorveglianza, che comprende anche i varchi “leggi targa”. Attendiamo una risposta da parte del Ministero dell’Interno. I varchi, in ogni caso, mi pare siano già presenti a Rezzago e ci sono comunque dei filmati a disposizione delle forze dell’ordine».

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