
Case riposo nell’Erbese, liste d’attesa più corte. Ma sono 1.200 in cerca di un posto
Calo del 10% in quattro mesi dopo la revisione sui numeri imposta dall’Ats Insubria. Tra le strutture più richieste svetta ancora l’Opera Roscio di Albavilla, davanti a Ca’ Prina di Erba
Erba
Gli anziani in lista d’attesa per entrare in una delle dieci Rsa del territorio erbese sono calati del 10,85% nel giro di quattro mesi. La variazione emerge dagli ultimi dati pubblicati da Ats Insubria e aggiornati al 31 marzo 2025: rispetto al rilevamento del 30 novembre 2024, il calo è sensibile e si spiega con la cancellazione dagli elenchi delle persone che sono decedute.
La struttura più richiesta resta l’Opera Pia Roscio di Albavilla, seguita da Ca’ Prina a Erba. Al 31 marzo 2025 gli anziani in attesa di entrare in casa di riposo sul territorio erbese erano 1.232, in calo rispetto ai 1.382 di quattro mesi prima. Il calo, però, è tutt’altro che omogeneo: le liste si sono accorciate molto ad Albavilla, Asso e Canzo, restano stabili a Erba, Caglio, Merone e Ponte Lambro, crescono ad Albese con Cassano.
In cima alla lista, nonostante la riduzione dai 571 anziani in attesa di novembre ai 481 di marzo, resta l’Opera Pia Roscio di Albavilla.
La responsabile amministrativa Stefania Rivolta spiega il motivo del calo che ha interessato la sua struttura: «A febbraio Ats Insubria ha cancellato dalle liste d’attesa gli utenti che nel frattempo sono deceduti, un lavoro che è molto più difficile da fare per gli operatori delle singole Rsa. Il dato aggiornato, per quanto ci riguarda, scende quindi a 481 utenti in coda».
La cancellazione degli utenti deceduti dalle liste d’attesa ha interessato tutte le Rsa, quindi gli ultimi dati di Ats Insubria sono molto più vicini alle realtà rispetto a quelli passati che erano almeno parzialmente “gonfiati”.
La revisione delle liste ha comportato un lieve calo degli utenti in coda anche per l’erbese Ca’ Prina, che passa da 266 a 254: sono comunque moltissime persone, la Rsa erbese si conferma la seconda struttura più richiesta sul territorio (anche perché ha un nucleo Alzheimer dedicato alle persone affette da decadimento cognitivo).
I numeri si riducono anche ad Asso, con l’azzeramento della lista d’attesa per la Residenza San Giovanni, e a Canzo: la Don Alessandro Pozzoli, a seguito della revisione, conta 146 utenti in attesa rispetto ai 213 di novembre. Sono stabili la Giovanni XXIII di Merone (44), la Karol Wojtyla di Ponte Lambro (40) e Villa Dossel a Caglio (16).
Fa storia a sé Albese con Cassano, con un deciso incremento delle liste d’attesa tanto per la Ida Parravicini di Persia, che passa da 167 a 206 anziani in attesa, quanto per Villa San Benedetto, che arriva a 40 anziani in attiva (il quadruplo rispetto ai 9 registrati a novembre). In questo caso la revisione delle liste ha avuto un effetto contrario rispetto alla Opera Pia Roscio di Albavilla.
I tempi richiesti per entrare in casa di riposo dal momento della richiesta variano per ogni Rsa, molto dipende anche dal numero di letti disponibili, in ogni caso i tempi sono molto lunghi a Erba e Albavilla (oltre un anno); tendono a calare quando ci si rivolge a strutture più piccole poste nei paesi o a Rsa che applicano rette più onerose.
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