Castagna diffamati su facebook, nuova condanna

Strage di Erba La responsabile della pagina Rosa e Olindo innocenti dovrà pagare 10mila euro di multa e le spese legali

Dopo la morte di Carlo Castagna, sui social si scatenarono gli odiatori seriali. Quelli con la verità in tasca secondo i quali dietro la strage di Erba ci doveva per forza essere la famiglia che, in quella terribile mattanza di 17 e più anni fa, perse Raffaella, sua madre Paola e suo figlio Youssef. E che costò la vita anche alla vicina di casa, Valeria Cherubini.

Moltissimi di quei commenti diffamatori (che portarono a ben dieci patteggiamenti di pena per altrettanti utenti) furono pubblicati a margine della condivisione di articoli avvenuta sulla pagina facebook “Rosa Bazzi e Olindo Romano innocenti”. La cui amministratrice, Paola Pagliari, 60 anni di Galbiate, è stata condannata ieri anche in secondo grado per diffamazione dei fratelli Castagna. I giudici di secondo grado hanno confermato la pena al pagamento di 10mila euro di multa, con sospensione condizionale della pena. L’imputata è stata anche condannata al pagamento delle spese legali.

Il processo prese il via da una denuncia presentata il 30 luglio 2018 dall’avvocato Massimo Campa, legale dei fratelli Castagna che si sono poi costituiti parte civile. I post diffamatori seguirono la condivisione di due articoli sulla morte di Carlo Castagna. Quella pubblicazione aveva scatenato una vera e propria pioggia di frasi offensive contro papà Castagna e contro i suoi due figli, Beppe e Carlo. I commentatori insinuarono che fossero proprio i due fratelli, in particolare Pietro, i responsabili della strage e che Carlo «avesse perdonato gli assassini della sua famiglia perché consapevole che i veri colpevoli fossero i figli». Tutto scritto senza uno straccio di elemento concreto, se non le suggestioni di una campagna innocentista che proprio dal 2018 ha cominciato a puntare il dito contro la famiglia Castagna.

Ad oggi, come già sottolineato quando in appello i giudici hanno di fatto confermato la condanna per diffamazione di Azouz Marzouk, sono già almeno una trentina le persone che hanno quantomeno dovuto mettere mano al portafoglio per risarcire i due fratelli Castagna in conseguenza delle accuse e degli insulti rivolti soprattutto via social, e spessissimo a margine delle puntate che le Iene hanno dedicato alla strage di Erba.

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