Coltellate all’ex fidanzata nel posteggio: l’aggressore condannato a dieci anni

Erba Dopo gli undici anni per averla sfregiata con l’acido, altra pesante pena a Said Cherrah. Il tentato omicidio si era verificato a Giussano. In aula la vittima, il giovane aveva il divieto

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Undici anni li aveva presi a Como, accusato di aver cercato di deturpare il volto della ex lanciandole contro dell’acido. Altri dieci anni li ha presi ieri a Monza, accusato di tentato omicidio per delle coltellate inferte alla schiena sempre della ex che aveva raggiunto in macchina – a sua insaputa – all’interno del parcheggio di un centro commerciale di Giussano.

Salgono a 21 gli anni di reclusione per Said Cherrah, 26 anni marocchino residente a Broni che aveva avuto una relazione turbolenta con una ragazza di Erba, costituita oggi parte civile in aula. Il giudice dell’udienza preliminare di Monza, che ha giudicato l’imputato con il rito abbreviato (i dieci anni sono dunque già al netto dello sconto di un terzo della pena), ha anche stabilito una provvisionale da 50 mila euro a favore della ragazza brianzola, che è stata rappresentata dall’avvocato Daniela Danieli. Si tratta di una sorta di anticipo in vista della futura definizione del risarcimento in sede civile. La procura aveva chiesto, al termine delle proprie conclusioni, una condanna di otto anni, dunque più bassa rispetto a quella che è poi stata decisa dal gup.

In aula era presente solo la vittima perché, come detto nei giorni scorsi, accogliendo una istanza dell’avvocato di parte civile era stato impedito all’imputato – ritenuto pericoloso – di raggiungere il tribunale brianzolo dove è stato giudicato, collegato solo da remoto.

La difesa di Cherrah, con l’avvocato Roberto Grittini, aveva cercato di subordinare l’abbreviato all’audizione sia della vittima sia dell’aggressore, chiedendo anche di acquisire tutte le dichiarazioni del precedente processo svoltosi a Como per l’acido gettato sul volto della giovane. Le istanze sono però state tutte respinte. Ed alla fine, come detto, la decisione del giudice è stata di 10 anni, due in più di quanto era stato invocato dalla pubblica accusa.

«E’ la pena che si è meritato», ha poi commentato al termine l’avvocato Daniela Danieli, sottolineando come la prima richiesta della procura non aveva soddisfatto in pieno la parte offesa, al contrario dei dieci anni poi decisi dal gup. E’ stato anche disposta, al termine della pena, una rivalutazione della pericolosità sociale del giovane marocchino che potrebbe dunque dover fare i conti con due ulteriori anni di libertà vigilata. Tornando ai fatti finiti ieri in aula a Monza, avvennero nel primo pomeriggio del 9 dicembre 2024 nel parcheggio di un supermercato di Giussano.

La Procura aveva chiesto il giudizio Immediato per il marocchino accusato di tentato omicidio per aver colpito con una coltellata alla schiena la ragazza di Erba di 24 anni. Un fatto di sangue, preceduto anche da un tentativo di strangolamento con un cavetto caricabatteria del cellulare e pure a mani nude, che era avvenuto davanti a più testimoni, uno che era anche intervenuto per salvare la vittima. Cherrah era poi scappato a bordo della sua auto, una Opel Zafira, arrivando fino alla provincia di Pavia dove era stato arrestato dai carabinieri. Il tutto mentre la vittima veniva soccorsa in gravi condizioni e portata al San Gerardo.

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