L’anziana in casa ha soltanto la fede: il truffatore gliela lascia e se ne va

Albese In via Piave l’ennesimo tentativo di raggiro con la scusa dell’acqua inquinata. La donna invitata a mettere i gioielli e i preziosi nel frigo, ma aveva solo l’anello nuziale

La truffa del finto tecnico e dell’acqua inquinata questa volta non è arrivata in fondo. Perché l’anziana presa di mira in casa non aveva tanti gioielli, ma solo la fede matrimoniale. Così il truffatore se n’è andato, forse soltanto perché l’ha ritenuto troppo poco, o forse perché mosso a pietà. Chi lo sa.

Insomma, ancora ladri e truffatori in azione in paese: in alcuni casi i furti o le truffe sono stati soltanto tentati e sono sfumati per varie ragioni, in altri casi sono invece stati purtroppo messi a segno. Non si ferma, insomma, la serie di episodi iniziata con il finire dello scorso anno e che interessa un po’ tutta la zona dell’Erbese, e non solo.

Solite scuse

Ed eccoci al raggiro non riuscito ai danni di una donna anziana residente in via Piave . Giovedì mattina poco dopo le 9 si sono presentati due uomini vestiti con indumenti da lavoro, e con i volti coperti da mascherine sanitarie. In casa c’era solo l’anziana. Per entrare, hanno usato l’ormai nota scusa del controllo dell’acqua contaminata. Uno dei due è riuscito a farsi aprire e ad entrare in casa, mentre l’altro ha atteso fuori in auto.

Il falso tecnico ha finto di controllare i rubinetti: per non insospettire l’anziana ha spiegato di avere anche avvisato del problema e della visita la figlia e il compagno di lei. Evidentemente aveva fatto qualche ricerca sui familiari della donna.

L’anziana non si è insospettita, né in un primo momento e nemmeno quando è scattata la seconda parte della truffa e lo sconosciuto ha chiesto se in casa ci fossero oro e preziosi. L’uomo ha invitato la padrona di casa a prenderli e a metterli nel frigorifero per salvaguardarli - ha raccontato - dagli effetti dell’inquinamento dell’acqua.

L’anziana ci ha creduto, ma in casa non aveva gioielli, se non la fede matrimoniale. L’ha presa e l’ha messa nel frigorifero. A quel punto, capito che il bottino sarebbe stato davvero scarso, lo sconosciuto finto operaio ha deciso di desistere, ha lasciato l’anello in frigo e se n’è andato.

L’episodio è stato segnalato ai carabinieri.

Al primo piano

Mercoledì, invece, i ladri sono entrati in una abitazione di vicolo Molteni nella zona vecchia del paese, tra le 17 e le 18. Gli sconosciuti hanno forzato una finestra al primo piano - quindi si sono arrampicati - e poi una volta all’interno hanno buttato tutto per aria alla ricerca di contanti o preziosi. Ma anche in questo caso non hanno trovato nulla di particolare valore e ad una prima sommaria valutazione pare non abbiano preso nulla. Anche in questo caso è stata fatta denuncia ai carabinieri di Erba.

L’ultimo episodio è avvenuto sul confine tra Montorfano ed Albese con Cassano nella frazione di Crotto Urago, dove le videocamere hanno ripreso due persone all’interno del giardino di un’abitazione privata. Dall’abbigliamento, sarebbero le stesse notate in altri tentativi di furto. L’invito, come sempre, è di prestare grande attenzione, soprattutto nelle prime ore di oscurità nel tardo pomeriggio, e di segnalare le persone sospette alle forze dell’ordine.

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