Era precipitato sull’Etna alla guida di un Canadair. La Procura di Catania avvia l’indagine sulla morte di Pozzoli

ErbaDue mesi fa l’incidente in Sicilia dove perse la vita il pilota erbese a bordo del Canadair. Ora è stato affidato l’incarico per ricostruire la dinamica. Il fascicolo aperto è a carico di ignoti

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La procura di Catania, per volete del pubblico ministero Antonella Barrera, ha affidato un incarico per cercare di ricostruire la dinamica di quanto accaduto in località Linguaglossa – sull’Etna – nel giorno in cui il Canadair ai comandi del pilota erbese Matteo Pozzoli e del collega Roberto Mazzone, cadde mentre era impegnato in operazioni di spegnimento di un incendio. Era il 27 ottobre 2022.

La procura siciliana ha affidato l’incarico al consulente Luigi Anselmi, tenente colonnello dell’Aeronautica, mentre la famiglia di Pozzoli – che in questa triste vicenda è seguita dall’avvocato Walter Gatti – si è affidata al generale Carlo Landi.

Il fascicolo è al momento aperto a carico di ignoti e le ipotesi di reato parlano di disastro aviatorio e di incendio boschivo.

L’indagine è ovviamente, come è facile intuire, molto complessa a partire dal recupero dei pezzi rimasti e della coda del Canadair che dovrebbero poi essere portati in un apposito hangar per essere periziati dai consulenti.

Nel lungo quesito formulato dal pubblico ministero vengono poste al consulente una serie di domande cui dare risposte a partire dalla causa dell’incidente di volo del 27 ottobre a Linguaglossa, sulle pendici dell’Etna.

Ma il pm ha chiesto anche lo stato di manutenzione del Canadair precipitato nel pieno delle operazioni di spegnimento di un incendio e anche eventuali difetti o problemi che lo stesso velivolo aveva evidenziato in passato. Sul fronte dei piloti, invece, il consulente dovrà ricostruire i turni di impiego di Pozzoli e di Mazzone, i riposi effettuati, le loro licenze e il percorso di addestramento.

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Le domande

Da ultimo, dovranno essere analizzate le istruzioni che erano state date all’equipaggio e pure le condizioni meteo (sole, vento eccetera) presenti quel giorno a Linguaglossa al momento della tragedia. Il termine per il deposito della consulenza è stato fissato in 90 giorni.

«La Procura di Catania ha formulato un quesito ai consulenti estremamente dettagliato e, pertanto, la famiglia Pozzoli confida in uno scrupoloso accertamento che non lasci nulla al caso – è il commento sulla vicenda fatto ieri proprio dall’avvocato Walter Gatti che cura gli interessi della famiglia erbese di Matteo Pozzoli - Per una fondamentale ragione che tutti abbiamo il dovere di ricordare a noi stessi: come dichiarato da più parti ed in particolare da colleghi piloti e da alti gradi dell’Aeronautica militare Matteo Pozzoli era un pilota di rara professionalità e competenza».

E ha concluso: «È mancato svolgendo un non comune e rischioso lavoro (ma è riduttivo chiamarlo solo lavoro) al servizio della comunità».

La speranza

La speranza insomma, anche da parte della famiglia, è che questi tre mesi servano per fare luce sulla tragedia cercando di dare una risposta ai molti quesiti posti con l’auspicio che si riesca a stabilire cosa accadde quel giorno di ottobre sulle pendici dell’Etna.

Come detto in precedenza, il fascicolo della procura di Catania è aperto da quel pomeriggio ed è sempre rimasto a carico di ignoti.

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