
Erba, picchiata in casa dai ladri. Nottata di paura per un’anziana
Sicurezza. Vittima una donna di 87 anni, immobilizzata a letto da una banda di cinque uomini. Il racconto della figlia: «Cercavano preziosi, il capo la colpiva al volto dopo ogni domanda»
Erba
Un’anziana di 87 anni è stata immobilizzata nel letto e presa a schiaffi da una banda di ladri. È successo sabato notte in pieno centro, in un’abitazione posta fra Ca’ Prina e la Casa della Gioventù: i malviventi erano alla ricerca di oro e preziosi, ma gli oggetti di valore della signora erano già stati rubati anni fa. Alla fine se ne sono andati con 200 euro in contanti: a quel punto la vittima ha telefonato ai figli che hanno subito allertato i carabinieri.
A raccontare la storia è una figlia della vittima. La famiglia chiede riserbo sull’identità dell’anziana, molto scossa dall’accaduto; non manca però la volontà di far sapere a tutti che cosa è successo, con tanto di fotografie che testimoniano il racconto, per invitare i concittadini a prestare molta attenzione.
«Mia mamma ha 87 anni e vive sola in pieno centro, è una donna che tiene alla sua autonomia. La premessa è che negli anni passati ha già avuto a che fare con i ladri tre volte: qualche anno fa le hanno rubato tutti gli oggetti d’oro e i preziosi presenti in casa, un’altra volta i ladri hanno addirittura dimenticato un cacciavite sul tavolo» ricorda la figlia.
Niente di paragonabile, però, a quanto è accaduto nella notte tra sabato e domenica. «Mamma normalmente va a dormire tardi, quella sera non c’era niente di interessante in televisione e si è coricata prima del solito. I ladri sono entrati intorno a mezzanotte e mezza, scassinando una porta dell’abitazione. Prima hanno girato il piano terra alla ricerca di oggetti di valore, poi sono saliti di sopra: mamma era nel dormiveglia e se li è trovati in camera» racconta la donna.
La banda era composta almeno da quattro uomini, forse cinque. Avevano il cappuccio sulla testa, ma i volti erano scoperti. «Mia madre ha avuto a che fare con quello che sembrava il capo. Parlava italiano con una cadenza straniera, la sensazione è che fosse di origine nordafricana. Dava ordini a tutti gli altri».
Il capo della banda ha svegliato l’anziana e le ha chiesto dove fosse l’oro. «Dopo ogni domanda le dava uno schiaffo, la richiesta era sempre quella: volevano l’oro e i gioielli. Mamma gli ha spiegato avevano già rubato tutto, ma non le credevano. Intanto i complici rovistavano ovunque anche in camera» continua la figlia.
Per placare il ladro, l’anziana gli ha proposto di prendere 200 euro in contanti che erano nel portafoglio e due vecchie pellicce. «Le hanno risposto che le pellicce non le volevano, cercavano l’oro. Alla fine devono essersi convinti che diceva la verità, i complici hanno ribaltato tutta la casa senza trovare nulla, così se ne sono andati prendendo solo i contanti».
Finito l’incubo, la signora ha telefonato ai figli. «Siamo corsi lì e abbiamo chiamato i carabinieri. La notte è arrivata una pattuglia di Bellagio che era in servizio sul territorio, poi il giorno successivo sono tornati i militari di Erba: una donna carabiniere, in particolare, è stata molto gentile, ha voluto sincerarsi delle condizioni di nostra madre e ha assicurato che avrebbero fatto il possibile, guardando anche le telecamere di sorveglianza della zona».
La famiglia, come detto, ha già avuto a che fare con i ladri. «Ma non ci può abituare a una banda che entra in casa, in pieno centro città, un sabato notte. Per fortuna mamma non ha riportato lividi o ferite dagli schiaffi, ma la ripercussione psicologica è inevitabile».
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