Erba, scuole al freddo fino a ottobre: si spera nel meteo

Il punto A un mese dall’ordinanza di stop agli impianti in molti edifici pubblici 16°-18° e niente acqua calda. I problemi non verranno risolti prima dell’autunno

A un mese dall’ordinanza del sindaco Mauro Caprani, restano spente le caldaie di tre scuole, due palestre e del municipio. Nei locali le temperature oscillano tra i 16 e i 18 gradi, a seconda delle giornate.

Previsioni

Per i prossimi giorni si attende un innalzamento delle temperature, ma resterà ovunque l’acqua fredda: con tutta probabilità la situazione non verrà risolta fino al mese di ottobre, quando entreranno in funzione le nuove caldaie a cippato che devono ancora essere installate.

Era l’11 aprile quando il sindaco, con un’ordinanza, ha imposto lo spegnimento di nove caldaie per mancanza del certificato prevenzione incendi e altri documenti. La decisione ha causato l’ennesimo strappo tra il primo cittadino e i dipendenti dell’ufficio lavori pubblici, ma al di là delle questioni sindacali quattro settimane più tardi sono stati riaccesi solo gli impianti del PalaErba, dell’asilo di Bindella e delle elementari di Arcellasco.

Restano al freddo le scuole elementari di via Battisti, Buccinigo e Crevenna, la sede del municipio e le palestre comunali di Buccinigo e Erba alta. «La situazione - dice il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Puecher, Gian Maria Rovelli - è esattamente quella di una settimana fa: a Crevenna, in via Battisti e a Buccinigo nessuna accensione è possibile. Le temperature rilevate vanno nei giorni più freddi dai 16 ai 18 gradi».

La pioggia e l’umidità dei giorni scorsi certo non hanno aiutato, ma per fortuna la temperatura non è più scesa sotto i 15 gradi come alla fine di aprile: allora il preside scrisse a tutti i genitori invitandoli a tenere a casa i bambini, le assenze non sarebbero state conteggiate. In municipio non va meglio: i dipendenti sfoggiano maglioni pesanti, e in alcuni uffici qualcuno si è attrezzato con stufette elettriche.

Tutti, tra scuole e dipendenti comunali, guardano alle previsioni del tempo sperando nell’arrivo della vera primavera. A quanto risulta, infatti, i problemi non verranno risolti prima del prossimo autunno quando entreranno in funzione le nuove caldaie a cippato finanziate dalla Regione: gli scavi della prima centrale termica sono partiti a Buccinigo (per riscaldare scuola elementare e la palestra) seguiranno i lavori in via Battisti (elementare), in via Majnoni (municipio) e via Bassi (palestra).

Crevenna

Resta escluso il plesso di Crevenna, che ha un impianto molto particolare composto da tre caldaie per riscaldare tre impianti diversi: attualmente è in funzione una delle due caldaie che serve l’asilo, è spenta quella al servizio delle elementari. Qui bisognerà necessariamente trovare una soluzione prima di ottobre, per arrivare alla riaccensione con un certificato prevenzione incendi valido.

Proprio Crevenna avrebbe dovuto ospitare il centro ricreativo estivo, che ha raccolto moltissime domande di iscrizione, ma a fronte della caldaia spenta (che comporta la mancanza di acqua calda in mensa) si sta pensando allo spostamento in un altro plesso.

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