Erba va verso l’indipendenza dal gas: le caldaie a legna finanziate dalla Regione

Il progettoFinanziamento regionale da due milioni di euro, e mezzo milione di fondi comunali. Sette impianti saranno collocati in quattro centrali termiche a servizio degli edifici pubblici

Due milioni di euro per installare sette caldaie a cippato distribuite in quattro centrali termiche al servizio degli edifici pubblici.

Il progetto dell’amministrazione di Mauro Caprani diventa realtà: da Regione Lombardia è arrivato il via libera al finanziamento, la città di Erba si è classificata prima tra i richiedenti. «L’altro mezzo milione di euro necessario per finanziare il progetto - dice il sindaco - è a carico del Comune».

Prima in classifica

La buona notizia è arrivata nelle scorse ore in municipio con una lettera firmata da Gian Luca Gurrieri, dirigente dell’unità organizzativa clima e qualità dell’aria di Regione Lombardia. «Sono lieto di comunicare - si legge nel documento - che con decreto 16322 del 15 novembre 2022 è stata approvata l’istruttoria da cui risulta che la vostra domanda di partecipazione al bando in oggetto è idonea e finanziabile». Non resta che formalizzare l’accettazione del contributo inviando documentazione integrativa entro il 31 dicembre.

Erba, prima in classifica, ha ottenuto due milioni di euro a fronte di un progetto da 2.559.373 euro; secondo in classifica è Canzo con 478.239 euro, in Provincia di Como è stato invece escluso dal finanziamento il Comune di Dongo che chiedeva 645.300 euro per realizzare un sistema di teleriscaldamento per gli edifici comunali.

Costi e consumi ridotti

«Siamo molto soddisfatti - commenta il primo cittadino Caprani - e confermo che la parte restante (poco più di mezzo milione di euro, ndr) sarà a carico del Comune. Avremo caldaie a cippato di ultima generazione per ridurre costi e consumi». Oltre a installare le caldaie, ora la sfida è organizzare l’approvvigionamento della legna necessaria che arriverà principalmente dal territorio del Comune di Barni: la città di Erba aveva già firmato un accordo con l’ente propedeutico alla partecipazione al bando.

Molto difficilmente si potranno sfruttare le nuove caldaie per abbattere i costi energetici nel corso dell’inverno alle porte, ma già dal prossimo anno Erba vedrà calare drasticamente la sua dipendenza dal gas e dai prezzi impazziti della materia prima.

La sostituzione delle caldaie con nuovi impianti a cippato è stata la prima grande sfida della nuova amministrazione. Appena eletto, il sindaco ha messo al lavoro l’assessore all’Ambiente Alessio Nava e i funzionari dell’ufficio lavori pubblici; nel mese di agosto, il tecnico forestale Giulio Zanetti - incaricato dal Comune - ha effettuato un censimento dei boschi erbesi per stimare la disponibilità di legna.

Il fabbisogno annuo delle sette caldaie è di 12mila quintali di legna: circa duemila arriveranno dai boschi del territorio erbese, i restanti 10mila da Barni. Le caldaie verranno distribuite in quattro centrali termiche poste in prossimità delle scuole elementari e del PalaErba di via Battisti, delle scuole medie Puecher e del municipio, delle scuole e della palestra di via Riazzolo a Buccinigo, della palestra di via Bassi a Erba Alta.

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