Famiglia di Albavilla “sequestrata” da un cinghiale: «Aggressivo, era in giardino». Dopo tre ore l’animale è stato abbattuto

La storia Chiusi in casa per ore per la presenza dell’animale, inutili i tentativi di allontanarlo. Intervenuta la polizia venatoria. «Forse si è imbizzarrito dopo essere stato investito»

Sequestrati in casa da un cinghiale, può sembrare un’esagerazione ma è davvero incredibile la disavventura vissuta ieri mattina dalla famiglia Cairoli di Albavilla. Dalle 7 fino all’incirca alle 10 la famiglia non ha potuto uscire dalla sua abitazione perché nel giardino si trovava un cinghiale, peraltro molto arrabbiato perché aveva una mascella rotta e una grossa ferita alla zampa posteriore. Il cinghiale continuava a correre all’interno del giardino e sembrava essere abbastanza aggressivo, per questo motivo i familiari non hanno voluto uscire dall’abitazione e hanno chiamato la polizia venatoria chi ha provveduto ad abbattere l’animale poco dopo le 10.

Una mattinata decisamente particolare quella vissuta ad Albavilla, come spiega l’ex assessore di Erba Angelo Francesco Cairoli: «Sono uscito di casa alle 6.45 circa e credo di aver lasciato aperto il cancello per alcuni minuti perché avevo dimenticato nell’abitazione il cellulare, quindi sono rientrato per prenderlo. Alle 7.15 mia figlia Veronica mi ha mandato un messaggio dicendomi che c’era questo cinghiale decisamente arrabbiato nel giardino di casa. Il dubbio è che sia entrato nella recinzione in quei pochi minuti in cui ho lasciato aperto il cancello».

«Hanno tentato più volte di indirizzarlo verso il cancello per farlo tornare verso il bosco ma non ci sono riusciti»

La figlia ha informato il padre passo dopo passo di quanto stava avvenendo nel giardino dell’abitazione fino alla chiamata alla polizia venatoria: «Veronica mi ha mandato le foto e dei messaggi audio raccontandomi cosa stava accadendo: di questo animale nel giardino che continuava a girare attorno all’abitazione, penso abbiano fatto bene a non uscire e a chiamare direttamente la polizia provinciale che è arrivata molto velocemente: anzi la ringrazio per la professionalità e per la velocità con cui gli agenti sono arrivati ad Albavilla». Ad accorgersi della presenza dell’animale in giardino «è stato mio padre e fortunatamente ha subito capito che non era il caso di uscire, hanno tentato più volte di indirizzarlo verso il cancello per farlo tornare verso il bosco ma non ci sono riusciti».

«In pratica dalle 7 fino alle 10 circa nessuno è potuto uscire di casa, alle 10 poi è arrivata la polizia provinciale»

La polizia venatoria è intervenuta abbattendo l’animale: «In pratica dalle 7 fino alle 10 circa nessuno è potuto uscire di casa, alle 10 poi è arrivata la polizia provinciale che ha constatato come l’animale fosse gravemente ferito: aveva una mascella rotta e una ferita alla zampa posteriore, forse per questo era particolarmente aggressivo - prosegue Cairoli - Gli agenti hanno proceduto all’abbattimento dell’animale dicendoci che comunque probabilmente sarebbe morto di lì a poco viste le condizioni in cui versava». Tutto si è risolto alla fine senza particolari conseguenze per le persone e senza danni: «Da quello che mi è stato detto dalla polizia provinciale probabilmente il cinghiale è stato vittima di un investimento, le sue condizioni sono compatibili con un probabile impatto contro un automobile». E conclude: «Alla fine non è accaduto nulla di grave ma c’è stata un po’ di preoccupazione per alcune ore, ringrazio nuovamente la polizia provinciale».

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