Fratelli d’Italia fuori dalla giunta: «Ma non andiamo all’opposizione»

Crisi a Erba. La decisione dopo il “licenziamento” di Farano dopo il no al progetto per corso 25 Aprile. «Scelta personale dell’ex assessore, ma frutto di un inaccettabile comportamento del sindaco»

Erba

Fratelli d’Italia resterà in maggioranza a Erba, ma non entrerà in giunta e non accetterà alcun nuovo assessorato dopo la revoca dell’architetto Paolo Farano. Il partito annuncia una posizione di “maggioranza critica”, riservandosi la libertà di votare contro le scelte dell’amministrazione capitanata da Mauro Caprani qualora non le ritenga nell’interesse della città.

La decisione è stata comunicata ieri in una nota firmata dal presidente provinciale Stefano Molinari e dal presidente cittadino Paolo Corbellini.

Il caso nasce dal voto contrario dell’allora assessore Farano alla delibera sull’intervento di ristrutturazione in Corso 25 Aprile. Secondo Fratelli d’Italia: «Si è trattato di una scelta personale ma conseguenza diretta di un inaccettabile comportamento da parte del sindaco Caprani».

Nella ricostruzione fornita dal partito, la documentazione relativa alla variante del progetto – quasi 600 pagine – sarebbe stata consegnata ai membri della Giunta poco più di un’ora prima della seduta. Una tempistica che, per FdI, ha impedito qualsiasi esame approfondito della pratica.

«Farano, tecnico esperto e già critico sul progetto originario, avrebbe così deciso di votare contro. La revoca della sua nomina - aggiunge il comunicato - si somma alla precedente sottrazione della delega ai lavori pubblici assegnata a Farano in base a precisi accordi elettorali, avvenuta mesi fa».

Un segnale, secondo Fratelli d’Italia, che il sindaco Caprani: «Non tollera alcuna voce critica, nemmeno se costruttiva».

«Di fronte a un simile comportamento riteniamo di non poter più far parte di una giunta condotta in questo modo». Tuttavia, il partito precisa di non voler passare all’opposizione, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori. L’orientamento sarà quello di un sostegno condizionato: libertà di voto in Consiglio comunale e contributo alle scelte amministrative solo se ritenute coerenti con l’interesse dei cittadini erbesi.

FdI sottolinea inoltre la volontà di mantenere rapporti saldi con le altre forze della coalizione, distinguendo le critiche alla conduzione del sindaco dalla collaborazione politica con gli alleati.

«Accoglie la proposta dell’onorevole Eugenio Zoffili di convocare nei prossimi giorni una riunione tra i rappresentanti provinciali e cittadini delle forze di maggioranza, per fare il punto sulla situazione e valutare le prospettive future». La vicenda apre un grande scricchiolio nella maggioranza e nella politica erbese: con una componente che dichiara apertamente di voler agire senza vincoli. Un segnale di tensione interna che, nei prossimi mesi, potrebbe tradursi in votazioni spaccate su temi strategici tra cui di certo il Corso.

Per ora, Fratelli d’Italia ribadisce che la priorità sarà «l’esclusivo interesse dei cittadini di Erba», anche a costo di votare contro l’amministrazione di cui, fino a pochi giorni fa, faceva parte.

Il diritto di voto in consiglio per FdI lo hanno il presidente del consiglio stesso Claudio Ghislanzoni e il consigliere Luisella Ciceri.

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