Il lupo gli mangia le pecore, lui piazza la trappola: denunciato

Singolare denuncia quella comminata in questi giorni dalla polizia provinciale, guidata dal comandante Marco Testa, a un allevatore di una quarantina d’anni di stanza in zona Monte San Primo. L’uomo, che alcuni giorni prima aveva segnalato alla stessa polizia provinciale la predazione di una pecora ad opera del lupo (come effettivamente accertato dagli agenti di Villa Saporiti), ha deciso di farsi giustizia da solo. In che modo? Piazzando una trappola che ricorda quelle rudimentali installate non solo nei decenni, ma anche nei secoli scorsi, ovviamente al netto dei materiali utilizzati.

Trappola che all’interno contemplava una capra morta come esca. Chiaro l’obiettivo ovvero intrappolare un animale carnivoro, che a queste latitudini non può che fare il paio con il lupo. E’ così scattata la denuncia penale per l’utilizzo di una trappola di cattura, in ossequio all’articolo 30 della legge quadro nazionale sulla caccia.

Di sicuro si è trattato di una soluzione che ha richiesto tempo, ma anche costi di un certo tenore. Come anticipato, l’obiettivo pare proprio quello di farsi giustizia da sé, dopo che era stata segnalata una predazione di una pecora di sua proprietà da parte del lupo. In questo contesto, va ricordato che - oltre all’attività di “adeguato presidio degli animali allevati” prevista dalle norme - esiste comunque il modo di fare prevenzione e che Regione Lombardia - attraverso Ersaf - incentiva con aiuti economici questo tipo di pratiche. Nei mesi scorsi avevamo dato conto di un esemplare di lupo immortalato in una foto-trappola nella zona del Triangolo Lariano. E proprio da Sormano era giunto un campanello d’allarme ad inizio anno per la presenza di cinque lupi finiti anch’essi nell’obiettivo di una foto-trappola, come poi accertato dalla polizia provinciale. Le indagini degli agenti del comandante Marco Testa non sono concluse.