Il saluto a Matteo Pozzoli, pilota erbese morto sull’Etna. In suo ricordo nel cielo c’è anche un Canadair

Erba Toccante messa in suffragio del pilota morto in Sicilia. Indagini in corso, la data dei funerali ancora da definire. La famiglia: «Esempio di generosità fino alla fine». Poi i ringraziamenti a comunità, amici e autorità per la vicinanza

Il rombo del Canadair nel cielo limpido, il silenzio della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine schierate davanti alla chiesa di santa Maria Nascente. Ieri mattina la città di Erba ha ricordato il pilota Matteo Pozzoli con una celebrazione scenografica, simbolica e commovente, proseguita con una messa a suffragio a cui hanno partecipato centinaia di persone, dal sindaco Mauro Caprani a tanti amici e conoscenti della grande famiglia Pozzoli.

Matteo, 56 anni, è morto nel pomeriggio di giovedì 27 ottobre insieme al collega Roberto Mazzone. I due piloti erano a bordo del Canadair 28, impegnati nello spegnimento di un incendio alle pendici dell’Etna: dopo aver gettato l’acqua sulle fiamme, la carena ha toccato il suolo e il velivolo è esploso. I resti sono stati rinvenuti il giorno successivo, dopo ore di ricerche.

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Saluto

La Procura di Catania ha disposto l’autopsia, le indagini sono in corso. In attesa di poter celebrare il funerale, la famiglia - il padre Filippo Pozzoli, ex sindaco di Erba, la madre Pupa Secchi e gli otto fratelli - ha organizzato una messa a suffragio. Prima della cerimonia, alle 10.45, un Canadair ha volato a bassa quota sulla piazza per salutare Matteo: è stato un inchino a un grande pilota, che ha messo gli ultimi anni della sua vita al servizio della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.

La lettera

Papà Filippo e mamma Pupa hanno letto una lettera. «Quel cielo che ti ha rapito a noi è diventato la tua casa, dove ci stai aspettando. Verremo con l’orgoglio di un padre e di una madre che ti hanno avuto sempre nel cuore. Orgogliosi nel vedere la grande famiglia che sei riuscito a riunire in un tenero abbraccio, orgogliosi per l’esempio di generosità che hai dato fino alla fine».

Anche i fratelli hanno dedicato un pensiero a Matteo e hanno ringraziato «tutta la comunità, gli amici, i colleghi, le autorità militari, civili e religiose per la vicinanza mostrata. In particolare poi chi, a seguito dell’incidente, è intervenuto con immediatezza e professionalità. L’umanità e la vicinanza che abbiamo incontrato nei volti dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, dei membri del Soccorso Alpino - pur non alleviando il nostro dolore - ci hanno dato la serenità di pensare che quella terra di Sicilia dove Teo riposa sia divenuta un po’ anche casa nostra».

La messa a suffragio è stata celebrata da monsignor Pirovano, che ha portato alla famiglia le condoglianze di tutti i fedeli erbesi. Quando i resti di Matteo torneranno a casa, verrà celebrato il funerale.

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