
La sagra riparte dalle origini: nei piatti solo pesce di lago
Alserio Domani sera e domenica torna la kermesse dopo un anno di stop
Alserio
Dopo l’estate a dir poco turbolenta dello scorso anno, che aveva portato alla mancata organizzazione della Sagra del pesce, la Pro loco di Alserio riappacificata torna a rimboccarsi le maniche e domani riparte proprio dalla popolare kermesse gastronomica.
Il nuovo presidente del sodalizio Federico Pasqual, come aveva già annunciato quando era stato eletto, punta su un mix di forte tradizione, unita a innovazione.
Ecco allora la scelta di un menu che esalta totalmente il pesce di lago: del resto una sagra a due passi dalle rive del lago di Alserio si presta perfettamente all’esaltazione del pesce lacustre. La stessa Pro loco, come ricordano i più anziani, era nata, nel lontanissimo 1966, con l’edizione numero zero della sagra. All’epoca il piatto principe era quello delle alborelle fritte e non esisteva ancora la struttura polivalente: veniva utilizzato il campo sportivo dell’oratorio parrocchiale.
L’anno dopo venne formalmente costituita la Pro loco, una delle prime nell’Erbese. Il prossimo anno la sagra regina del pesce compirà la bellezza di 60 anni di storia.
Le dimissioni dell’ex presidente Alessio Pinato, e lo scontro col sindaco Stefano Colzani (Pinato è capogruppo di minoranza), lo scorso anno avevano portato a una situazione di stallo.
Negli anni precedenti, potremmo dire negli ultimi due decenni, la sagra vedeva sempre primeggiare il pesce di mare, soprattutto col fritto misto. Pasqual ha deciso di tornare alle radici profonde della sagra con un menu originale, che sa tutto di lago. Tra le proposte: penne al ragù di lago, agoni in carpione, alborelle fritte, fritto misto di lago, trota salmonata al forno, lavarello gratinato al forno. Per chi non ama il pesce ci saranno comunque alternative di carne. Cucine aperte domani dalle 19, e domenica solo per il pranzo, da mezzogiorno.
Domani sera, dalle 21, musica dal vivo e balli per animare la festa e l’estate alseriese.
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