L’ex sindaco contro il successore: «Non inaugura la targa, ma va allo stadio»
Albese con Cassano, polemica durante la cerimonia. Dura replica: «Avrei potuto tornare in tempo, ma quel progetto è brutto»
Giovanni Cristiani
Anche le partite del Como sullo sfondo (o come pretesto) per la polemica politica. Durante la cerimonia di inaugurazione della targa dedicata ai morti di Covid, l’ex sindaco Carlo Ballabio - che aveva voluto il progetto, poi portato avanti senza entusiasmo dall’attuale maggioranza - ha criticato l’assenza del sindaco Alberto Gaffuri. «Il sindaco spesso non c’è il sabato o la domenica, ma spesso non c’è in generale. L’ho voluto rimarcare nelle poche parole che ho detto all’inaugurazione della targa nel cimitero comunale. In questo caso, essendo la targa posata su iniziativa del Comune, la cosa mi sembra ancora più grave. Non c’era forse perché l’iniziativa è originata da una nostra proposta? O forse più semplicemente non c’era perché il Como giocava a Napoli? Chissà, forse alcune assenze sono motivate così».
Il sindaco di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri, replica al capogruppo di minoranza ribaltando le accuse e rimarcando l’inutilità, a suo dire, dell’area relax: «L’iniziativa di per sé mi sembra abbastanza particolare, quella di creare una zona relax al camposanto, spendendo peraltro una cifra importante di 12 mila euro. Credo che nessuno si fermi su una panchina ad ammirare il cimitero, men che meno quando piove. Peraltro la tettoia è decisamente brutta. Io non voglio polemizzare, ma mi sembra davvero assurdo spendere 12.000 euro per questo intervento, quando si poteva realizzare, per esempio, un attraversamento pedonale protetto».
Arriva poi il capitolo Calcio Como: «Le accuse riguardanti il Calcio Como si commentano da sole, in particolare ricordando che anche lui è un tifoso del Como ed è molto spesso presente allo stadio, anche più di me. Io ero andato a Napoli a vedere il Como, ma volendo potevo arrivare in tempo per l’inaugurazione. Mi sembra assurdo il luogo in cui ha voluto polemizzare l’ex sindaco: una polemica gratuita e ridicola, peraltro irrispettosa nei confronti del vicesindaco presente a rappresentare l’amministrazione comunale, dei cittadini e, in generale, del luogo».
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