Minaccia di gettarsi dal ponte: giovane salvato dai carabinieri

Caslino d’Erba. Un ragazzo era stato visto di notte su un cavalcavia. In crisi per una delusione amorosa, i militari lo hanno convinto a desistere

Caslino d’Erba

Ha minacciato di lanciarsi nel Lambro da una altezza di una decina di metri, sporgendosi da un parapetto posto lungo la via Quattro Novembre a Caslino d’Erba. Un gesto che un fiovane dell’erbese di 26 anni aveva deciso di compiere in seguito ad una delusione amorosa.

La bravura rei carabinieri della Compagnia di Como, che l’hanno prima tenuto al telefono e poi hanno a lungo parlato con lui per convincerlo a desistere, direttamente dal punto in cui si trovava, ha permesso il lieto fine di questa storia con il ragazzo che è stato convinto a desistere e a consegnarsi nelle mani prima dei militari dell’Arma e poi dei medici del 118 che l’hanno soccorso e trasportato per un controllo al pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Anna.

Il ragazzo sta bene, non ha riportato conseguenze e potrà dunque tornare nella propria casa del Triangolo Lariano. L’allarme è stato lanciato poco prima della mezzanotte tra martedì e mercoledì. Il giovane, italiano, 26 anni, aveva deciso di scavalcare il parapetto che divide la strada dal Lambro minacciando di lanciarsi di sotto. Il tutto, pare, in seguito ad una delusione d’amore.

Il primo fondamentale intervento è stato quello del carabiniere di turno al centralino che ha risposto alla telefonata. Il militare è riuscito a tenere a lungo il ragazzo al telefono, parlando di quanto stava avvenendo, cercando di tenerlo occupato senza che mettesse in pratica il gesto che aveva minacciato di fare. Nello stesso tempo, però, sul posto si sono precipitati i carabinieri della stazione di Erba che, una volta preso contatto visivo con il ventiseienne, hanno iniziato a parlare con lui convincendolo piano piano a tornare indietro, a scavalcare di nuovo il parapetto verso la strada e a consegnarsi infine al 118 che aveva inviato l’automedica e una ambulanza.

Una storia che si è conclusa positivamente, visto che il giovane non ha riportato conseguenze ed è stato condotto al Sant’Anna con il codice verde, senza dunque alcuna preoccupazione clinica.

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