Quattro anni ai domiciliari per il mortale di Eupilio

Udienza in tribunale Lo scontro frontale, avvenuto il 17 dicembre 2023, era costato la vita a Simone Negri

Eupilio

Ha patteggiato quattro anni con la detenzione ai domiciliari.

Il giudice che ha ratificato l’accordo, il dottor Walter Lietti, gli ha poi concesso delle ore per poter andare al lavoro durante il giorno, e anche la possibilità di ulteriori ore per lavori di pubblica utilità in associazioni che si occupano di sicurezza stradale.

È questa la conclusione della vicenda giudiziaria per il tragico incidente che era costato la vita a Simone Negri, 23 anni di Cesana, avvenuto il 17 dicembre 2023 a Eupilio.

Il giovane, quella sera, stava rincasando dopo essere stato fino a pochi minuti prima con la fidanzata ad Albavilla.

L’udienza

Sull’auto che gli piombò addosso c’era invece Eugenio Aldeghi, 27 anni di Suello, che ha appunto scelto di patteggiare quattro anni da scontare ai domiciliari, accordo raggiunto dopo che l’assicurazione aveva risarcito il danno. L’incidente mortale – che aveva sconvolto la provincia lariana e anche quella lecchese – risale a pochi giorni prima del Natale del 2023 nel territorio comunale di Eupilio.

Il consulente della procura che aveva ricostruito l’impatto, aveva rilevato come l’urto fosse stato quasi frontale, ma in un quadro in cui i due ragazzi al volante avevano fatto registrare una condotta molto diversa.

I riscontri

Simone non stava correndo, andando dentro i limiti previsti in quel tratto di strada, e non aveva bevuto, essendo il suo tasso alcolico di 0,10 grammi per litro contro lo 0,50 previsto dalla normativa. Al momento dell’impatto la sua velocità era scesa a circa venti chilometri orari, tanto che la sua auto, una Renault Clio, era stata addirittura spinta all’indietro di 18 metri.

Eugenio Aldeghi era invece al volante di una Ford Focus che proveniva dal senso opposto. Il suo nome era stato poi iscritto sul registro degli indagati per l’omicidio stradale.

Secondo la stessa consulenza della procura – fatta propria dal pm – la seconda auto arrivava ad una velocità eccessiva (al momento dell’impatto calcolata a 92 chilometri orari su un tratto in cui il limite era di 50 km/h) e per di più con un tasso di alcol nel sangue quantificato nel capo di imputazione addirittura in 2,61 grammi per litro, oltre cinque volte il limite consentito.

La vicenda era approdata così in aula, con da una parte l’avvocato Mattia Mascaro e dall’altra, ad assistere i parenti della vittima, il legale Davide Brambilla.

Una intesa sulla congruità della pena non era stata trovata, e per questo motivo l’udienza era stata rinviata a questa settimana con il giudice che aveva preso tempo per valutare la situazione.

L’accordo per la pena

L’epilogo è stato infine quello anticipato in avvio, con il patteggiamento a quattro anni ma con i domiciliari cui dovrà sottostare il ventisettenne. Anche il ragazzo di Suello era rimasto ferito gravemente nell’impatto, venendo ricoverato per diversi giorni in ospedale.

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