Spaccio nei boschi e droga in stazione. Chiesto incontro tra sindaci e autorità

Merone Dopo un periodo tranquillo, sono riapparsi rifugi di fortuna dai quali si nota il viavai. Il sindaco Vanossi: «Bisogna assolutamente arginare il fenomeno prima dell’inizio delle scuole»

«Serve immediatamente un incontro contro lo spaccio nei boschi al confine tra Merone e Monguzzo, che ha evidenti ripercussioni sulla nostra stazione» è l’appello del sindaco di Merone Giovanni Vanossi.

Dopo la bonifica di quello che ormai era ritenuto il “bosco della droga” da vegetazione e casolari, sembrava essersi interrotto lo spaccio nell’area della stazione di Merone e dei boschi di Nobile, frazione di Monguzzo. L’intervento di rimozione del nastro trasportatore e delle casupole utilizzate un tempo dal cementificio e più recentemente riparo per lo spaccio, sembrava avere portato spacciatori e consumatori a spostarsi in altre aree.

La richiesta

Negli ultimi giorni però il problema si è ripresentato, gli spacciatori pare abbiano realizzato delle capanne per riprendere l’attività e il viavai dalla stazione di Merone verso il bosco di Monguzzo è ripreso.

La richiesta del sindaco di Merone è di intervenire celermente per evitare che il fenomeno torni con forza e scongiurare di vedere i consumatori di droga aggirarsi per la stazione in contemporanea con la ripartenza delle scuole e delle attività.

«Purtroppo abbiamo notato il ritorno dei consumatori di droga in stazione, come capitava non molto tempo fa: c’è questa presenza e il consueto viavai verso i boschi di Nobile – esordisce il sindaco di Merone Giovanni Vanossi -. Durante i lavori di rimozione del nastro trasportatore e delle casupole un tempo utilizzate dal cementificio e immediatamente dopo, non c’era più presenza di tossicodipendenti. Ora sembra nel bosco sia tornato il fenomeno dello spaccio. In stazione sono tornati i tossicodipendenti, per ora meno di prima».

Gli spacciatori stanno riacquisendo il loro territorio giorno dopo giorno: «Mi dicono che nei boschi sono apparse delle capanne costruite con legna e cellophane e in questi ripari gli spacciatori hanno ripreso la propria attività. Dobbiamo coordinarci per arginare immediatamente il fenomeno, prima che inizino le scuole».

Controlli

Per questo il sindaco chiede un incontro subito dopo il ferragosto: «Dobbiamo coordinarci con Monguzzo e le forze dell’ordine - ha aggiunto Vanossi - Va arginato subito il fenomeno, per esempio abbattendo i capanni con frequenza, facendo dei controlli continui, cercando la collaborazione con delle guardie giurate. Io posso mettere a disposizione la polizia locale per controlli la mattina».

Inutile ricordare il motivo dell’allarme per lo spaccio nei boschi con riflessi sulla stazione di Merone occupata spesso da consumatori. Proprio su queste pagine, alcuni pendolari avevano portato l’attenzione su persone che si preparavano la dose nel sottopassaggio della stazione. I controlli continui delle forze dell’ordine hanno portato a individuare più volte degli spacciatori nei boschi tra Monguzzo e Merone. Sono stati sequestrati in una sola volta più di duemila euro in eroina. In un deposito di stupefacenti sono stati trovati due pezzi di sostanza solida per 102 grammi complessivi. L’episodio più preoccupante è stato quello di un uomo trovato nel bosco legato mani e piedi con un buco di proiettile nella gamba.

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