«Stop ai palloncini che inquinano». Ma piovono critiche: «Basta negare tutto»

Erbese: l ’invito a non usarli fa discutere gli organizzatori degli eventi natalizi Il sindaco di Lasnigo sbotta: «Sono diventati mister no»

Caslino d’Erba

Palloncini sì, palloncini no. Un modo per divertire i bambini o, più prosaicamente, l’ennesimo inquinamento dei nostri cieli? Qualsiasi sia la risposta dei singoli, rimane il fatto che dopo l’appello del Circolo ambiente Ilaria Alpi gran parte dei Comuni hanno deciso di rispettare la tradizione lanciando comunque i palloncini, sempre biodegradabili. E il dibattito torna a riempire le cronache natalizie, spaccando l’opinione pubblica.

Gli ambientalisti, che definiscono il lancio un gesto dall’impatto sottovalutato, ricordavano giorni fa come «una volta ricaduti al suolo, i palloncini rilasciano plastiche e microplastiche che inquinano l’ambiente e possono essere ingerite dalla fauna».

A Lasnigo il lancio ieri pomeriggio si è tenuto regolarmente. Il sindaco Patrizia Mazza non nasconde una certa irritazione per questo invito: «Quelli del circolo e gli ambientalisti sono ormai diventati dei “mister no”. No ai palloncini, no alla pista per far sciare i bambini, mi chiedo se si scaldano col camino e vanno in giro a piedi. Se non usano il cellulare, perché inquina. Noi il lancio dei palloncini l’abbiamo fatto quest’anno e lo faremo anche l’anno prossimo. I bambini sono felici ed è una tradizione che non ha ragione di essere disattesa».

A Valbrona, le associazioni organizzatrici – l’Inter Club e il Gruppo Genitori – hanno preferito non alimentare la polemica e non intervenire in alcun modo. Trapela che si è scelto, da anni, di utilizzare palloncini biodegradabili, ricordando come la tradizione sia ormai trentennale e a loro avviso, i comportamenti incivili quotidiani rappresentano un problema più grave e reale dell’impatto del singolo lancio.

Ad Erba il lancio non c’è stato, ma il presidente di LarioSoccorso, Alberto Croci, organizzatore storico dell’evento, spiega: «Nonostante vengano utilizzati palloncini biodegradabili e siano una tradizione, abbiamo deciso di non realizzare il lancio in considerazione delle polemiche, abbastanza sterili, da parte degli ambientalisti, e anche per una certa difficoltà di gestione».

Croci ricorda come fosse complicato far rispettare ai bambini la regola del “un palloncino a testa” e come ogni edizione richiedesse una preparazione impegnativa. «Quindi abbiamo desistito», conclude.

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