Tamponi dopo le vacanze all’estero
Già tremila richieste e rischio caos

Ats sommersa dalle domande: i cittadini smistati tra Como, Erba e Cantù - Sono comunque pochissimi i positivi scoperti finora, se rapportati al numero dei test

Un’ondata di richieste per il tampone di ritorno dalle vacanze. Dal 13 agosto - giorno in cui è scattato l’obbligo di dichiarare il rientro da Croazia, Grecia, Spagna e Malta -, l’Ats Insubria (ex Asl) ha ricevuto circa 4.300 auto denunce con l’obbligo di effettuare il test per la ricerca del virus. Di queste, circa 2mila provengono da Como e provincia. Bisogna poi aggiungerne altre mille: dal 22 agosto, da quando Ats ha attivato il portale online per compilare la domanda e superare così le prime difficoltà cartacee e telefoniche, le domande dei vacanzieri comaschi sono state infatti 876. Di questi, 234 sono stati inviati al tendone allestito a Erba da Ats per fare il tampone, le altre 642 domande eccedenti sono invece state girate all’Asst Lariana che effettua i tamponi in Napoleona, a Cantù e presso una postazione mobile.

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