Una notte a cercare lo scomparso. Elicotteri e uomini, ma era un falso allarme

Erba, due escursionisti avevano riferito di aver sentito una persona chiedere aiuto

Erba

Hanno battuto per venti ore l’area compresa tra il Buco del Piombo e l’Alpe del Viceré, poi ieri mattina sono rientrati alla base: la mobilitazione dei soccorritori è stata importante, ma in Valle Bova non hanno trovato traccia di persone in difficoltà.

L’allarme è scattato domenica, poco prima delle 13, quando due escursionisti hanno sentito qualcuno gridare “aiuto”, probabilmente un uomo. Immediata è partita la chiamata al 112 che ha inviato sulle montagne erbesi gli uomini del soccorso alpino, gli elicotteri del 118 e dei vigili del fuoco (presenti anche con i volontari sui sentieri); sono stati mobilitati anche i carabinieri. Una macchina organizzativa davvero in grande stile per cercare di trovare le scomparso.

Le ricerche sono proseguite tutto il pomeriggio e la notte, ma i soccorritori non hanno trovato alcuna traccia di persone in difficoltà. La richiesta di aiuto è stato sentita da due escursionisti, che hanno poi proseguito il loro cammino: rintracciati dalle forze dell’ordine, hanno confermato che sembrava la voce di un uomo.

I carabinieri hanno telefonato in tutti gli ospedali della zona, ma nessuno si è presentato al pronto soccorso con un infortunio rimediato in montagna: è escluso quindi che l’uomo in difficoltà si sia rivolto autonomamente ai presidi sanitari.

Allo stesso tempo, almeno fino a ieri mattina, nessuno si è rivolto alle forze dell’ordine per denunciare il mancato rientro di un familiare da un’escursione in montagna: una buona notizia che consente di escludere le ipotesi peggiori.

A seguito di queste verifiche, le ricerche sono state sospese anche perché hanno impegnato quasi una giornata molti messi e volontari. Stando alle testimonianze, la richiesta d’aiuto sarebbe dall’area boschiva compresa tra Erba e Albavilla, sotto il Rifugio Cacciatori.

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