Calano le iscrizioni ai nidi, in città. Solo 20 le richieste in attesa

Servizi Il Comune di Como ha ricevuto 186 domande, il 30% in meno di 10 anni fa. Il totale degli iscritti scende sotto quota 300. Colpa del calo demografico

Poca attesa ai nidi, ma sempre meno bambini. Uscite le graduatorie con le liste d’attesa degli asili comunali le famiglie rimaste fuori dalla porta quest’anno sono soltanto una ventina. In tutti i nidi le domande sospese sono sempre meno di cinque. Per la precisione cinque in via Passeri, quattro in via Giussani, tre in via Zezio e a Monte Olimpino. Con la chiusura da questa estate dell’asilo di Albate per tre anni di lavori utili all’ingrandimento del plesso si temevano lunghe file che invece non ci sono state. È forse per effetto del calo delle nascite che anche nel nostro territorio tocca record negativi ormai storici.

L’insieme dei servizi

Il totale delle richieste d’iscrizione infatti ferma a 186, in tutta la città. Un numero assai ridotto se si pensa che prima del Covid erano 229 e che dieci anni fa era 265. È il 30% in meno. Anche l’utenza dei bambini che frequentano i nidi è in costante calo ed è scesa sotto quota 300. Certo più in generale occorre valutare l’insieme dei servizi offerti alle famiglie e i tempi di comunicazione dell’amministrazione comunale, arrivati a giugno inoltrato. Per il prossimo settembre gli asili più gettonati sono quelli di via Giussani (34 domande), via Zezio (32) e via Palestro (28), in coda Sagnino (16) e Lora (10). Proprio a Lora, il nido dato in gestione da Palazzo Cernezzi ad una cooperativa, è ancora possibile rivolgersi in cerca gli ultimi posti. Altrimenti molte famiglie, raggiunta ormai l’estate, hanno già fatto la preiscrizione nei privati volendosi assicurare con certezza un servizio per molti genitori essenziale. Si ricorda che le graduatorie stilate dal Comune sono state calcolate sulla base del nuovo regolamento, approvato dal consiglio comunale, che premia molto le famiglie residenti in città con mamma e papà entrambi al lavoro.

Gli accoglimenti sono disposti a seconda delle disponibilità delle strutture e del personale. A tutte le famiglie che hanno fatto domanda è stata inviata una mail informativa. Le famiglie in lista d’attesa verranno contattate direttamente dall’ufficio amministrativo al momento di un’eventuale disponibilità nei prossimi mesi. Per qualsiasi richiesta o necessità è possibile contattare l’ufficio scrivendo una mail al seguente indirizzo: [email protected].

Un’offerta che si riduce

Più in generale nella nostra città l’offerta legata ai nidi si è progressivamente ridotta. Basti ricordare la chiusura dell’asilo di Camerlata, mai riattivato dal 2016.

Anche il numero degli educatori in forze ai nidi è calato, da questi professionisti dipende la possibilità di accogliere un maggior numero di bambini. Bambini che comunque sono sempre meno, a maggior ragione se la scelta del Comune è chiudere almeno in parte le porte all’utenza che arriva da fuori città. Ma comunque non ci sono più graduatorie infinite, con file di famiglie pronte a protestare, l’utenza si è ridotta ed in parte è migrata verso altre proposte. Durante la pandemia, colpa anche delle bolle e delle rigide normative, le domande sospese superavano quota cento.

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