Chiese prese di mira dai ladri, già venti furti

La denuncia Gli ultimi due colpi ad Albese con Cassano e a Capiago Intimiano. Qui sono stati portati via 7500 euro. Preoccupante aumento delle segnalazioni

Como

Sono saliti a venti i furti ai danni di chiese, case parrocchiali e oratori della provincia di Como, denunciati soltanto nel corso dell’ultimo anno. Un incremento di colpi preoccupante e che potrebbe anche essere indice della presenza di una o più batterie di ladri specializzati in azioni contro parroci e luoghi di culto. In città i colpi denunciati sono stati almeno cinque, ma gli ultimi due furti, messi a segno in una sola notte tra mercoledì e giovedì di questa settimana, sono avvenuti ad Albese con Cassano e a Capiago Intimiano.

Ad Albese i ladri hanno forzato la porta d’ingresso della sagrestia della chiesa di Santa Margherita e si sono dovuti “accontentare” delle offerte presenti all’interno del luogo di culto, portando via una somma stimata dal parroco in circa una cinquantina di euro.

Decisamente più elevato il bottino a Capiago, dove i ladri sono entrati nella casa del parroco della chiesa di San Vincenzo e Anastasio nel cuore della notte da dove hanno portato via una somma in contanti di circa 7500 euro e vari oggetti in oro. In entrambi i casi sull’accaduto stanno indagando di Carabinieri.

I furti in città

Come detto si tratta soltanto degli ultimi due furti denunciati, in una lunghissima sequenza di colpi messi a segno ai danni delle parrocchie comasche.

L’escalation ha avuto inizio lo scorso inverno quando ignoti hanno preso di mira la chiesa di Camnago Volta per rubare i soldi delle offerte. Le modalità dei colpi sembrano tutte fotocopia l’una dell’altra. Con i ladri che colpiscono sempre in orario notturno, prediligendo i fine settimana (ma non sempre), cercando di prendere di mira prima la casa parrocchiale e poi, eventualmente, la chiesa.

Nella città di Como si contano almeno altri quattro furti: due giorni prima dello scorso Natale ai danni della parrocchia di Sant’Antonio da Padova di via Kolbe; a gennaio nella chiesa del Crocifisso di viale Varese; a febbraio ai danni del seminari vescovile di Muggiò, in via Giovanni Baserga. I ladri, in quell’occasione, erano riusciti ad aprire senza bisogno di forzarla e portando via contanti per un valore di circa quindicimila euro. Il 2 aprile ai danni della parrocchia di Muggiò.

Nel resto della provincia

Numerosi anche i furti nel resto della provincia. Detto degli ultimi due colpi ad Albese e a Capiago Intimiano, tra gli altri sono state prese di mira la parrocchia di Fino Mornasco, quella di Rovellasca in via Grassi, e poi ancora Bregnano in via Dante Alighieri, a Cantù nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe in frazione Asnago e quindi sempre nella stessa via ai danni della casa parrocchiale, e ancora in via Citterio. Furti anche a Vertemate con Minoprio nei locali delle case parrocchiali di Santa Maria Assunta.

Su questa escalation indagano, come detto, sia i Carabinieri che i poliziotti della Squadra mobile di Como per comprendere se esistono collegamenti tra loro e se possono essere considerati opera di una stessa batteria di ladri, oppure riconducibili a più soggetti differenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA