
(Foto di archivio)
Nuove regole Unificata e ridotta la durata per colombari, ossari, campi. Solo per le inumazioni i tempi portati a 10 anni
Como
Cambiano le regole per le sepolture con durata delle concessioni ridotte a 20 anni per tutte le tipologie di tombe a cui si aggiungono nuove norme che vanno a prevedere che si dovrà pagare non solo in base alla concessione, ma anche al numero di persone tumulate in uno stesso spazio.
Nel dettaglio nei colombari, nei campi ipogei, negli ossari e ancora nei cinerari, nelle edicole funerarie, nelle celle e nei sepolcri la durata delle concessioni viene uniformata in tutti i casi a 20 anni mentre per le inumazioni il massimo è di 10 anni e infine per la re-inumazione è massimo 5. Le concessioni invece già in corso continueranno ad avere la scadenza indicata sui documenti. Nel nuovo regolamento, che dovrà ora essere analizzato e approvato dal consiglio comunale e che prevede tempi stretti di intervento in caso di mancati rinnovi, viene chiarito che «per le concessioni sottoscritte successivamente all’entrata in vigore del Regolamento, la sepoltura, compatibilmente con la capienza dello spazio oggetto di concessione, è esclusivamente destinata alle persone espressamente indicate nella concessione stessa».
Tra le disposizioni generali viene indicato che «al momento della richiesta di tumulazione in qualunque manufatto o area cimiteriale oggetto di concessione già in essere, l’autorizzazione potrà essere rilasciata solo a condizione che la concessione venga prorogata o estesa fino al completamento del periodo minimo di tumulazione previsto per l’ultimo feretro inserito. A tal fine, dovrà essere versato il canone concessorio e dovuto per ciascun posto occupato. In assenza del versamento, l’autorizzazione alla sepoltura non potrà essere concessa e dovrà essere richiesto un nuovo titolo di concessione per spazio cimiteriale disponibile». Inoltre «in assenza di un titolare, correttamente identificato e in vita, della concessione, non sarà possibile accogliere nuove richieste di sepoltura nello spazio oggetto della concessione stessa». Viene previsto anche che la giunta «con apposito provvedimento motivato, può autorizzare nuove concessioni, o il rinnovo, anche in deroga, a favore di persone che, in vita, abbiano conferito particolare lustro alla città di Como attraverso la propria attività nei campi della cultura, dell’arte, della scienza, della ricerca, dell’impegno civile, della solidarietà sociale, dello sport o per altri meriti riconosciuti di rilevante valore pubblico e collettivo».
Il sindaco Alessandro Rapinese spiega la decisione di intervenire sul regolamento del 2021 con la necessità di creare uniformità e modificare alcuni aspetti. «Dopo l’enorme lavoro fatto con la digitalizzazione sia delle concessioni in essere e delle procedure (dovrebbe essere ultimato entro l’anno, ndr) – chiarisce il si primo cittadino - era giunto il momento di mettere in ordine l’aspetto gestionale, il regolamento e la durata delle concessioni. Di fatto sono state portate tutte a 20 anni tranne le inumazioni che sono state portate a 10. Tutte queste modifiche sono state discusse con gli uffici per risolvere le problematiche operative ataviche». Aggiunge inoltre che le tempistiche «sono state attualizzate alle esigenze delle famiglie le durate delle concessioni, accorciate e portate in linea con i tempi». Dando la possibilità di rinnovare per un minor numero di anni, diminuisce anche la spesa che, soprattutto per le tombe di famiglia, è attualmente importante dal punto di vista economico.
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