Como Nuoto, ecco il nuovo presidente: «I lavori pagati dal Comune? Giusto così»

Sport Bruno Galati alla guida dell’associazione di viale Geno, succede a Mario Bulgheroni - «Possibili nuove manutenzioni in futuro. E l’obiettivo ora è aprirci sempre più alla città»

L’avvio della presidenza a Como Nuoto di Bruno Galati, avvocato e per tre mesi fino a oggi responsabile degli affari regali dell’associazione, arriva dopo un periodo piuttosto turbolento. Lo storico presidente Mario Bulgheroni infatti ha lasciato la carica di presidente dopo otto anni a seguito di alcuni disguidi interni al consiglio direttivo. «Gli sono grato, a nome mio personale e di tutta l’associazione, per quanto fatto in questi due mandati» dice Galati.

Il progetto

A questo addio si aggiunge la lunga e dolorosa vicenda giudiziaria che ha visto la Como Nuoto contrapporsi per anni e fino alla scorsa estate con Pallanuoto Como, per l’aggiudicazione della piscina, di proprietà comunale.

«Ma si tratta di un capitolo chiuso e che appartiene al passato» commenta il neo eletto presidente . In effetti è stato il Consiglio di Stato che nel 2024 ha decretato chiuso il contenzioso. Il tema della concessione non si ripresenterà fino al 2029, anno in cui è prevista la scadenza dell’aggiudicazione della struttura e della presidenza di Galati. «Ora ci sono nuove sfide a livello sportivo - spiega Galati - Per me diventare presidente è stata una sorpresa ed è un onore, vista la storicità di questa associazione sportiva cittadina, nata nel 1919, ma anche un onere perché voglio proseguire nel solco di chi mi ha preceduto, mantenendo alto il nome della Como Nuoto».

La struttura storica

Un altro ostacolo che l’associazione ha dovuto affrontare in tempi recenti ha riguardato la necessità di effettuare lavori di manutenzione sulla vasca di raccolta della piscina. Lavori finiti nel mirino di un dibattito politico in aula consiliare a Palazzo Cernezzi. La manutenzione infatti è stata pagata dal Comune. Tuttavia secondo il consigliere comunale Vittorio Nessi, Svolta Civica, le spese (750mila euro, di cui 500mila messi a disposizione dall’amministrazione comunale e altri 250mila dalla Regione) sarebbero dovute essere a carico dell’associazione in quanto si è trattato di «manutenzione straordinaria e adeguamento tecnologico». Accusa smentita dal sindaco Alessandro Rapinese che in aula aveva risposto al consigliere di minoranza citando l’articolo del contratto di convenzione che riguarda le manutenzioni straordinarie. .«La questione è molto tecnica - interviene Galati - Non dimentichiamoci però che la struttura è di proprietà comunale e il Comune è intervenuto per interventi di manutenzione che riteneva indispensabili». Difficile, tra l’altro, per il nuovo presidente che qualcosa di simile non avvenga anche nei prossimi anni vista la storicità della sede dell’associazione sportiva. «Noi continueremo a cercare il massimo dialogo con tutte le istituzioni, Comune, Provincia e Regione, ma vogliamo anche ampliare il dialogo alle altre associazioni sportive e aprire sempre più le nostre porte alla città» specifica Galati, sottolineando le 42 nuove iscrizioni di soci registrate subito all’inizio del suo mandato.

E ai giovani in particolare rivolge un invito: «Lo sport è uno strumento che aiuta a formarsi e a vivere la vita in modo migliore apprendendo cosa siano la dedizione, l’impegno, il rispetto delle regole e delle persone. Venite in sede anche solo per avere qualche informazione in più, noi siamo pronti ad accogliervi».

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