Cremia e il mistero delle “bollicine”: «Eppure non ci sono fabbriche»

Lo strano fenomeno ricomparso dopo un anno. Interessati anche i Vigili del fuoco

Cremia

L’altro giorno era una lunghissima striscia bianca fatta di bollicine schiumose che si estendeva fra Musso e Cremia. Poi pareva essere scomparsa, ma in realtà le bolle si sono semplicemente espanse sulla superficie lacustre e ieri pomeriggio, probabilmente in seguito a una loro presenza in aumento, al largo c’erano più strisce diventate quasi chiazze.

«Mi sono premurato di segnalare il fenomeno alla Guardia Costiera – riferisce a questo proposito Paolo Goni, che a Cremia fa l’istruttore di kite-surf – Mercoledì era quasi sorprendente la compattezza dell’unica scia presente, unica e lunghissima. Ieri, invece, le bolle bianche si sono allargate in acqua. Ho chiamato anche i Vigili del fuoco, che dovrebbero fare un sopralluogo». Lo scorso anno erano comparse vistose chiazze e scie nel lago fra Rezzonico e Cremia. Gli amministratori locali avevano segnalato il problema a Como Acqua e i controlli avevano escluso che il fenomeno potesse originare dal depuratore consortile al servizio di San Siro, Cremia, Pianello del Lario e Musso.

Ora bollicine bianche di non chiara origine, prima sotto forma di scia e poi più disperse in acqua. Tra Cremia e Musso non ci sono più fabbriche o attività che potrebbero scaricare a lago sostanze inquinanti, ma il fenomeno, ieri, pareva comunque in espansione. E di conseguenza, rende molto più difficile risalire all’origine di questo strano fenomeno.

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