Detriti nel lago, dopo le liti anche la beffa: il battello pulisce solo al largo

Il caso Continua lo scontro tra Comune e Provincia per la pulizia del primo bacino - Bongiasca: «Convenzione data al Comune sei mesi fa»

Sul caso dei battelli spazzino il Comune attacca la Provincia e la Provincia risponde per le rime, il risultato è che il lago resta sporco. Scesi dai monti in città i detriti tra sabato e domenica, soltanto ieri i mezzi dell’Autorità di bacino hanno ripulito le aree esterne alla Marina 2. Tra le imbarcazioni, però, galleggia ancora del legname. Mentre invece all’hangar, dopo ormai tre giorni, si sono visti gli operatori di Palazzo Cernezzi armati di rastrelli per rimuovere da terra rami e tronchi.

Convenzione scaduta

Come noto Comune e Provincia non si mettono d’accordo. La convenzione per l’uso del vecchio battello spazzino della Provincia dato in comodato all’amministrazione cittadina è scaduta. Il Comune non mette la firma perché vuole indietro da Villa Saporiti circa 700mila euro di arretrati accumulati negli ultimi otto anni. Il sindaco Alessandro Rapinese ha detto che i contribuenti non faranno più da bancomat alla Provincia. Al contrario la Provincia sostiene che i debiti riguardano somme più ridotte e comunque da ridefinire. Per la stessa lite non entra in funzione nemmeno il nuovo battello spazzino, appena acquistato sempre dalla Provincia grazie a finanziamenti regionali. Un mezzo nuovo fiammante fermo ai box, atteso a Como da quasi quindici anni, dopo un’Odissea infinita.

Manca la firma

«Ormai sei mesi fa abbiamo consegnato nelle mani dei dirigenti comunali la convenzione per i battelli spazzino – dice Fiorenzo Bongiasca, il presidente della amministrazione provinciale di Como – Nonostante le diverse sollecitazioni non è mai arrivata la firma. Senza non possiamo far uscire i mezzi, è un fatto di responsabilità, succedesse qualcosa sarebbe un guaio. Pochi giorni fa, neanche farlo apposto prima dei temporali, il sindaco ci ha scritto per quei 700mila euro. Che però sono una scusa. La verità è che Rapinese attacca tutti e non si siede al tavolo, ma così le cose finiscono per bloccarsi. Tra l’altro nel nuovo bando rifiuti il Comune ha inserito la pulizia del lago vicino alla città. Io sarò un politico lento e vecchio da prima Repubblica, il sindaco invece è uno pronto a risolvere tutto subito. Va bene, vada per la sua strada, ma non so dove lo porterà». Tra Provincia e Comune i rapporti sono ai minimi termini, alla faccia del ponte pieno di turisti. Ma non ci può pensare l’Autorità di bacino a pulire il lago? «Ieri abbiamo fatto uscire il nostro mezzo fuori dalla Marina – risponde il direttore Franco Binaghi – ma il battello spazzino deve essere utilizzato per tutelare l’ambiente lacustre, non per l’ordinaria nettezza urbana. E non mi pare che in questo momento ci sia davvero un grave problema emergenziale. All’interno del porto comunque non possiamo entrare. È proprio una questione di spazi, il nostro battello non ci passa. Ma soprattutto non ci possiamo entrare perché la pulizia è in capo al concessionario, quindi alla società partecipata del Comune, vale a dire Csu». È come se, spiega ancora l’Autorità di bacino, il proprietario di casa pulisse i pavimenti all’affittuario. Quanto agli spazi stretti nel porto, il nuovo battello spazzino appena comprato è stato assemblato apposta per riuscire a far manovra. «Sì, ma le trattative tra Comune e Provincia sono ferme – conclude Franco Biraghi – la questione comunque riguarda i due enti. Noi possiamo intervenire come stiamo facendo sul resto del lago per evitare che i detriti arrivino a valle».

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