Tentato omicidio di via Bixio: scena muta davanti al giudice. Intanto buone notizie per Erika, dimessa dalla rianimazione

Il caso Buone notizie per la giovane accoltellata 15 volte dal fidanzato: è stata spostata nel reparto di Chirurgia toracica. Il suo aggressore invece si è avvalso della facoltà di non rispondere

La notizia più bella ieri è arrivata dall’ospedale Sant’Anna. Erika Dessi ha infatti lasciato il reparto di Rianimazione per essere spostata in quello di Chirurgia toracica, segno di un ulteriore e lento passo verso – si spera – il pieno recupero. Mentre la ventunenne usciva dalla Terapia intensiva, il suo fidanzato, Michael Patellaro, 25 anni, si sedeva davanti al giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo per rispondere alle domande dell’interrogatorio fissato dopo l’arresto con le ipotesi di reato di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Quest’ultimo, tuttavia, assistito dall’avvocato Ernesto Tedesco, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere rimandando dunque a un secondo momento eventuali risposte. La difesa per il momento non ha presentato alcuna istanza. L’avvocato Tedesco, contattato ieri, si è limitato a riferire di aver trovato il proprio assistito «molto confuso».

Le indagini della squadra Mobile intanto proseguono per definire ancora meglio il quadro di una aggressione in cui il giovane – nell’immediatezza dei fatti – aveva detto di aver agito in seguito ad un «malessere interiore» che l’aveva colpito mentre era in cucina a cenare e mentre Erika era assopita nella vicina camera da letto.

Sono state quindici le coltellate inferte alla ragazza, le prime alla schiena e le altre mentre la giovane tentata invano di difendersi prima di perdere i sensi. Con la ragazza esanime, Patellaro era uscito di casa a piedi e aveva raggiunto la stazione forse per scappare, salvo poi girare attorno al parcheggio (ripreso dalle telecamere) e tornare verso casa chiamando i soccorsi. La polizia aveva trovato il giovane ancora sulle scale dell’appartamenti di via Bixio, dove era poi stato arrestato. Sotto sequestro erano finiti i vestiti, il coltello utilizzato per il tentato omicidio e il telefono cellulare della vittima.

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