«Il Como e la sua gente mi mettono i brividi. Ora godiamocela»

L’ex capitano Ardito: «Quando vengo alla festa dei tifosi mi sento a casa. E ricordo il mio esordio»

È arrivato ieri. Come uno dei tanti tifosi che hanno affollato la festa della Curva ad Albate. Pacche sulle spalle, abbracci, aneddoti. Perché lui è uno dei capitani della gente. Andrea Ardito, in maglia azzurra dal 1999 al 2002 e poi dal 2009 al 2015, è arrivato ad Albate per presentare il libro “Passione infinita” sui 50 anni della Curva del Como, realizzato dagli stessi tifosi (ricavato in beneficenza all’Admo). Maglietta azzurra, pantaloncini corti, il responsabile tecnico dell’Alta Brianza si concesso un bagno di azzurro. Per lui mai banale. «Ogni volta che vengo qui è come essere a casa. Mi sento proprio bene. Mentre mi avvicinavo alla festa, ripensavo a tante cose e a tutto quello che il Como mi ha dato».

Per esempio?

Mi ricordo il primo giorno. Arrivavo dal Pontedera, ero giovane ed ero alla prima esperienza in una squadra di questo livello. Eravamo a Chiavenna e da un giorno all’altro vicino al campo sono spuntate come funghi le tende dei tifosi che avrebbero passato la notte lì.

Tu sei di Pisa, e di passione per una squadra di calcio te ne intendi. Come definiresti la passione a Como?

Mi ha sempre colpito un aspetto. In alcune piazze, come Pisa appunto, la squadra è un punto di riferimento per tutti, anche per chi non va allo stadio. Magari vai dalla anziana lavandaia, che non vede una partita, ma sa tutto e ti sorride se sei un giocatore. Qui è diverso. La squadra è dei tifosi, che alimentano la loro passione contro tutto e tutti, dentro una realtà a volte indifferente. Basta vedere cosa succede per lo stadio. Eppure riescono ad essere forti, appassionati, calorosi.

La tua partita indimenticabile?

Como-Livorno finale playoff di C. In pochi mesi avevamo passato cose brutte, il caso Ferrigno, la squalifica di Olivares, sino al gol al 97’ del Modena che aveva vanificato il nostro successo al La Spezia. Eppure fummo tosti e portammo a casa il risultato. Poi, per me pisano, nel giorno della festa del patrono di Pisa...

Tu e la curva.

Nel primo periodo c’erano i Blue Fans e ricordo un tifo pazzesco, all’inglese, tanti stendardi a due aste, le bandiere. Quando sono tornato era un periodo difficile, e ricordo che ogni tanto pensavo: il mio sogno è finire la carriera con una curva di nuovo piena. E capitò sul serio: a Como-Matera e a Como-Bassano era come essere a dieci anni prima. E mi sono detto: beh, adesso posso anche smettere... (ride, ndr).

Un gol solo in carriera nel Como.

Ma importante: la prima partita dell’anno della promozione in B, a Carrara, 0-1 gol mio, tap-in. Però...

Però?

Anche un autogol. Quando tornai, nel 2009, la prima partita con il Perugia, deviazione, palla che si innalza e finisce in rete. Di Chiara mi disse: eh Ardito, speravo in un debutto migliore...

Il litigio con Imborgia (ex dg ai tempi di Preziosi) in tribuna.

Uscii a Como-Siena e il Como perse 0-1. Io nel secondo tempo andai in tribuna, dietro di lui. A fine partita sui si mise a urlare ai tifosi: non cominciate a dire che se c’era Ardito non avremmo perso. Va beh, ma avevo capito come sarebbe andata a finire. E andai via.

Il dolore fisico.

A Pavia a fine partita nel 2014, mi sedetti per terra: pensavo di non arrivare nemmeno agli spogliatoi. Mi si stavano sgretolando i talloni. Giocai con l’anti dolorifico.

Il no a Ninni Corda.

Stavo festeggiando la firma come allenatore, e mi arrivò la notizia che c’era anche lui. Dissi no: ho dei valori a cui tengo.

Aneddoti curiosi

Quando scoprii che la baby sitter dei miei figli era una ultrà della curva e quando un ragazzino dell’Alta Brianza non si presentò a un provino perché era in trasferta a Palermo con la curva. Mi misi a ridere.

Che impressione ti fa questo Como così in alto?

Magico. Pazzesco. Bellissimo.

Sembra addirittura una cosa troppo grande per Como...

Mah, io dico solo una cosa: godiamocela. È capitato anche ad altre squadre di provincia di vivere momenti meravigliosi. Dunque niente retropensieri. Solo la passione per vivere un momento così bello.

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