Il Tar ha sospeso la chiusura del nido Magnolia voluta dal Comune di Como

Prima infanzia I giudici garantiscono che la struttura di via Passeri rimarrà aperta anche per il prossimo anno scolastico. La vicenda risale alla primavera del 2024 e l’udienza nel merito è fissata a febbraio 2026

Como

Con un’ordinanza cautelare che fa seguito all’udienza di ieri, 27 maggio, il tribunale amministrativo regionale della Lombardia ha sospeso il provvedimento con cui la giunta guidata dal sindaco Alessandro Rapinese, il 10 marzo scorso, ha ribadito la volontà di chiudere alcuni asili nido sul territorio comunale e di assegnare la gestione dei rimanenti a enti del terzo settore. L’ordinanza però riguarda solamente il nido di via Passeri, il Magnolia, che è quello su cui è stato fatto ricorso al Tar da parte di alcune famiglie. Per quanto riguarda le altre strutture per la prima infanzia comprese nella programmazione, invece, i giudici non hanno indicato nulla di specifico e tutto lascia pensare che continui a valere quanto deciso dalla giunta e approvato in consiglio comunale.

- Qui la vicenda dell’asilo nido Magnolia dall’inizio

Tar «considerato che la controversia presenta profili di particolare complessità, che richiedono un approfondito esame, che non si addice alla presente fase di trattazione sommaria» ha rimandato per una decisione definitiva nel merito a un’udienza pubblica fissata tra quasi un anno: a febbraio 2026. Nel frattempo però ha stabilito di accogliere la domanda cautelare avanzata dalle famiglie che hanno fatto ricorso al tribunale amministrativo (e che fanno parte del comitato Como a misura di famiglia) «garantendo in tal modo l’apertura dell’asilo nido Magnolia per l’anno scolastico 2025/26».

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La programmazione dei servizi per la prima infanzia dell’anno formativo 2025-2026 era stata approvata in consiglio comunale il 10 marzo 2025, dopo che la precedente programmazione - in cui già era prevista la chiusura dell’asilo nido di via Passeri - era stata giudicata carente dal tribunale amministrativo in quanto non passata al vaglio del consiglio comunale. Una valutazione che aveva fatto seguito a una precedente ordinanza del Consiglio di Stato, i cui giudici si erano espressi a favore dei genitori evidenziando l’inadeguatezza dell’istruttoria comunale e gli effetti psicologici che la chiusura avrebbe potuto avere sui bambini, andandone a interrompere la continuità educativa.

Il comitato “Como a misura di famiglia” ha lanciato una raccolta fondi a inizio aprile chiedendo ai cittadini comaschi di sostenere le famiglie nella battaglia legale contro le decisioni prese dall’amministrazione comunale. Finora sono stati raccolti 2.660 euro ma l’obiettivo è raggiungere i 12mila euro per coprire le spese di un percorso legale che si prospetta ancora lungo.

- Un altro ricorso dei genitori al Tar per la chiusura dell’asilo Magnolia

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